Il solstizio d’inverno
“Un’ombra scura ha bisogno di luce per esistere, ma la luce non ha bisogno che l’oscurità sia luminosa.” Adelina Dokja
Proviamo a immaginare i tempi in cui ancora la corrente elettrica non esisteva e il tramonto coincideva veramente con l’inizio dell’oscurità. Certamente la sensibilità al passaggio tra luce e buio era assai accentuata e i ritmi di vita davvero si adeguavano a quelli dei cicli naturali.
Proviamo a fare un altro piccolo sforzo di immaginazione per tentare di comprendere anche in minima parte cosa significasse, dall’arrivo dell’estate in poi, perdere giorno dopo giorno un pezzettino di sole, fino ad arrivare intorno al 20 dicembre in cui il freddo e l’oscurità la facevano da padroni.
E infine, sforziamoci di assaporare il momento in cui si capiva, ogni anno, negli stessi giorni, che il sole ancora una volta ce l’aveva fatta a sconfiggere l’oscurità e stava riconquistando campo, proiettato verso il solstizio estivo: il sole a dicembre tornava a essere vincitore e non più vinto.
Sebbene l’onnipresenza della luce nelle nostre città ci faccia perdere queste preziose sfumature di luci e ombre, appiattendo la nostra percezione dell’ambiente in continua trasformazione intorno a noi, è sempre bene portare l’attenzione su questi passaggi salienti dell’anno: dobbiamo tenere a mente bene che anche nei nostri momenti più bui, il sole non è sparito, sta solo aspettando il momento per tornare a splendere e illuminarci.
Noi di Tra Terra e Cielo celebriamo questo periodo così ricco di spunti di riflessione con una festa che dura più giorni e che, attraverso l’incontro, il cibo sano, le pratiche olistiche e momenti ricreativi, ci aiuta ad aprirsi al mondo e all’altrə per (ri)accedendere quella preziosa luce che porta crescita, serenità, ascolto e consapevolezza.
Buona Festa del Sole Invitto!