Sfociando verso Venezia
Lungo il corso del Sile
"E quando lasciamo Venezia scopriamo che i nostri orologi hanno problemi a tornare di nuovo al tempo reale."
Mieczysaw Kozowski
Dettagli del viaggio
Durata
Difficoltà

Info



Quota: € 140 da versare all'associazione (per segreteria, organizzazione, guida).
Spese previste: € 230 per mangiare, dormire e trasporti interni per bus e traghetto + 20 euro per noleggio canoa turistica. Sono calcolate accuratamente, tuttavia suscettibili di piccoli cambiamenti in più o in meno legati a variazioni di prezzi e al comportamento del gruppo.
Il viaggio
Basta semplicemente gettare l'occhio sull'acqua del Sile da un qualsiasi ponticello lungo le strade di campagna per capire tutto. Quella del Sile è un’acqua di risorgiva, copiosa e trasparente che sale dal profondo della terra con polle di sorgente, i cosiddetti fontanassi, e subito forma un grande fiume che sfocia nella laguna di Venezia, meta del nostro viaggio.
DA LEGGERE:
La morte a Venezia di Thomas Mann
DA VEDERE:
Canal Grande, 1943, Andrea Di Robilant
Venezia: viaggio tra i tesori del Canal Grande
Scopri di più
Gi 30: Castelfranco Veneto – Morgano:
4 h - 15 km - [+0/-0]
A pochi chilometri dalla partenza, incontriamo le sorgenti; il Sile prende vita nel centro della campagna trevigiana. L’acqua nasce dalla terra come per magia, sgorga senza sosta, silenziosa e limpida..
Nell’avvicinamento a Treviso, attraversiamo il centro di Badoere, con la sua particolarissima “piazza rotonda”, che assume l’aspetto di un anfiteatro.
Arriviamo a Morgano.
Ve 31: Morgano – Treviso – Lughignano:
6.30 h - 20 km - [+0/-0]
L'oasi naturalistica di Cervara, con il suo mulino trecentesco accoglie il visitatore curioso di scoprire un ambiente ancora intatto e ricco di storia.
Ci spostiamo in autobus fino a Treviso, tappa obbligatoria per bellezza e armonia. Qui il Sile percorre la città con le sue limpide acque in un susseguirsi di canali e antiche pale.
Lasciate le mura Trevigiane, l'itinerario continua sempre sulle sponde del Sile, lungo l'antica "Strada Alzaia detta anche "Restera", dove i buoi trascinavano controcorrente i burci per condurli al Porto Fluviale di Treviso.
In questa giornata utilizziamo la canoa turistica per una tratta lungo il fiume Sile che dura 1 ora e 30 minuti circa. Per chi non volesse provare questa esperienza può proseguire a piedi lungo il fiume.
Arriviamo nei pressi di Lughignano.
Sa 1: Lughignano - Lio Piccolo della laguna di Venezia
6.30 - 20 km - [+0/-0]
Attraversiamo il paese di Casale sul Sile, con il porto fluviale e l'antica torre. Il lungo Sile si presenta nella sua tipica vegetazione, ombreggiato da siepi di sanguinella, acero campestre, robinia, salice e sambuco.
Arriaviamo a Quarto d’Altino, che prende il nome dalla città romana di Altino. Da qui ci spostiamo con i mezzi pubblici fino alle vicinanze di Jesolo, dove entriamo nella Laguna Veneziana e le sue “barene”, cioè quelle aree che periodicamente vengono sommerse dalle maree.
Do 2: Lio Piccolo –Venezia
3 h - 10 km - [+0/-0]
Facciamo una breve camminata fino a Treporti, dove la campagna si incontra con la laguna e dove traghettiamo per Venezia, con una tappa nella vivacissima e coloratissima Burano. Ci possiamo perdere tra i labirinti delle zone meno turistiche della citta lagunare, dove ancora vivono gli ultimi veneziani e dove poter gustare i tradizionali “cicheti” e sorseggiare un buon bicchiere di vino.
Inizio viaggio:
giovedì 30, ritrovo a Castelfranco Veneto alla stazione ferroviaria, ore 12.
Fine viaggio:
domenica 2, alla stazione di Venezia, ore 15.
Cammino:
sentieri comodi di strada sterrata e piste ciclabili.
Notti:
in b&b, casa in affitto, agriturismo.
Pasti:
colazione e cena in strutture, pranzi al sacco.
Sapori tipici:
pasta e fagioli, sarde in saor, fritole, spuncioti de caramel.
Difficoltà:
2- su 4, si tratta di un viaggio itinerante con percorsi pianeggianti senza dislivelli.
Note:
Il percorso e gli alloggi possono subire modifiche in base alle condizioni atmosferiche o alle necessità del momento.
Il nome antico “Venetia” è tratto dall’etnico veneto “Veneti o anche Venedi o Vendi” e vuol dire “terra o luogo dei veneti”. Un tempo (all'epoca di Cesare Augusto) con tale denominazione "la Venetia" si indicava tutta l'area popolata dai veneti, dall'Istria, alla Carinzia, all'Adda poi intorno al VII/VIII sec. d.C. con tale termine si è incominciato a indicare la città lagunare propriamente detta.
Successivamente l'area complessiva dei veneti adriatici si è indicata anche con il plurale "le venetie" da cui "triveneto e trevenezie". Oggi Venezia è in lingua italiana quello che Venesia o Venessia è in lingua veneta. In passato in lingua veneta si diceva e anche si scriveva: Vegnesia, Venegia o Venigia, Venethia, Vienexia
(la “x” sta per “s” sonora come nell’italiano “chiesa”), in friulano anche Vignesia (tratto dall'opera "Dal venetico al veneto" di Giovan Battista Pellegrini collana filologia veneta-testi e studi).