Capodanno MAREmmano

Terre calde e mare cristallino

Toscana
Da ven 27 dic 2024 a gio 02 gen 2025
Codice viaggio [86]

La verde Maremma! Un deserto di bellezza colmo di sole
anche se un velo Sopra si distende di malinconica tristezza;
Orma d'uomo non calpesta il regno della solitudine
Il deserto in fiore risplende invano.
Felicia Hemans

Dettagli del viaggio

Durata

7 gg

Difficoltà

    Difficoltà Livello 6

Info

    Pensione Senza zaino Base fissa

Quota: € 250, da versare all'associazione (per segreteria, organizzazione, guida).

Spese previste: € 420, per mezza pensione con alloggio in camera doppia e ingressi al parco. Per chi vuole la singola sono 30 euro in più a notte. Sono calcolate accuratamente tuttavia suscettibili di piccoli cambiamenti in più o meno legati a variazioni di prezzi e al comportamento del gruppo.

Per gli spostamenti interni al viaggio si utilizzano le auto dei partecipanti e della guida a cui vengono riconosciuti 10€ di rimborso al giorno.

Il viaggio

Un Capodanno diverso, colorato di azzurro cielo, blu mare e verde macchia mediterranea, nella terra dove il sole è di casa, l’estate non finisce mai e le fioriture continuano tutto l’anno. Una terra inquieta e vitale come il mare che lambisce le sue coste, forte e schiva come i suoi cinghiali, istintivamente elegante e libera come i suoi cavalli, con un’antichissima e affascinante storia, dagli Etruschi fino ai VIP che hanno qui stabilito le loro dimore di vacanza. 

Un percorso ambizioso: il Parco dell’Uccellina, meravigliosa oasi protetta tra spiagge chilometriche e falesie verticali che si affacciano sul mare, e l’Argentario, l’isola che non c’è più, che sorge dal mare ammantata di macchia profumata in ogni stagione dell’anno, uno scrigno di preziose calette intervallate da strapiombi panoramici sul mare cristallino. Saturnia, le sue splendide piscine naturali di acqua termale e i sentieri che scendono dal borgo antico fino al fiume…Luoghi di grandi spazi aperti poco popolati, in cui domina una dimensione del tempo “slow”, scenario ideale per viaggiare all’aperto in armonia con un territorio dove la dimensione del viaggio rispetta i ritmi dell’uomo. 

Scopri di più

Ve 27: Benvenuti in Paradiso!
5 km - 2 h - [+/- 150]
Appuntamento presso l’Agriturismo che ci accoglierà tutta la settimana, tra Talamone e Magliano in Toscana, in piena campagna maremmana, al confine meridionale del Parco dell’Uccellina. Sistemazione nelle camere e prima passeggiata nei dintorni per cominciare a conoscere questa terra: Magliano in Toscana, cinta alle sue bianche mura medievali, l’antica Heba etrusca, le cui terre producevano il vino tanto amato dai Celti e una visita al trimillenario Olivo della Strega. Cena presso la struttura e briefing con la guida.

Sa 28: Parco della Uccellina: L’abbazia nascosta sui Monti dell’Uccellina, San Rabano
10 km - 5 h – [+/- 350]
L'itinerario inizia ad Alberese, salendo lungo la poderale tra la macchia alta, uno dei pochi luoghi che ancora possiede la vera macchia mediterranea. Tra i boschi arriviamo all’Abbazia cistercense di San Rabano, completamente nascosta dalla vegetazione, ormai diroccata ma ancora visitabile e affascinante; procediamo lungo il sentiero fino a due altane che ci permettono di sollevarci sopra la macchia e vedere lo straordinario panorama del parco dall’alto. Rientro per lo stesso tracciato. Al rientro, degustazione di vino e prodotti del parco e del territorio. 

Do 29: I Forti dell’Argentario, Il Forte spagnolo del Pozzarello e la Torre Argentera
10 km - 4 h - [+/- 200]
Dalla frazione del Pozzarello, poco prima di Porto Santo Stefano, porto turistico principale dell’Argentario, lungo sentieri pochissimo frequentati saliamo fino alla possente struttura militare costruita tra il 1881 e il 1888 per difendere il golfo di S. Stefano-Talamone. In seguito il forte fu adibito a deposito di munizioni di grosso e medio calibro. Ha una planimetria complessa e si sviluppa soprattutto nel sottosuolo su tre diversi piani di livello. Occupa una superficie di circa 8mila mq con 18 locali per la guarnigione ed altri ancora destinati a magazzino. È stato militarizzato nel 1975 ed oggi è abbandonato. Un vero luogo fantasma! Prima di scendere, raggiungiamo la Torre Argentera, che svetta sul promontorio sopra il forte. Il percorso di ritorno ci permette di arrivare a Porto Santo Stefano e quindi di nuovo al Pozzarello attraverso la galleria del treno ora pedonale, che si affaccia su numerose calette nascoste. 

Lu 30: Saturnia, acque calde e terra verdissima
10 km - 5 h - [-200]
Camminiamo alla scoperta dell’altra Saturnia. Dal borgo antico, attraverso la porta romana e l’antica Via etrusca Clodia fino al fiume Albegna ed alle celebri Cascatelle del Mulino di Saturnia, terme naturali che formano un terrazzo di calcare bianco, con piscine di varie dimensioni in cui restare immersi e scambiarci le impressioni di questo viaggio. Un’esperienza di tutto relax in un angolo di paradiso. 

Ma 31: Il Parco dell’Uccellina - Ritorno a Cala di Forno
18 km - 6 h - [+/- 100]
Dopo 4 anni di chiusura del sentiero, finalmente quest'anno è possibile tornare su uno dei tracciati più famosi del Parco, uno dei più impegnativi per lunghezza ma anche uno dei più suggestivi! Moltissimi gli ambienti diversi attraversati: la Pineta Granducale, l’Oliveto millenario e la zona a contatto con la Riserva Integrale, fino al’esclusiva spiaggia di Cala di Forno, raggiungibile solo a piedi e in barca, ora affaccio al mare (e che mare…!) dei terreni del Parco di proprietà di Prada. Rientriamo in serata e festeggiamo il capodanno!

Me 1: La Laguna di Orbetello, tra terra e mare
25 km - 5 h - [+/- 0]
Percorso ad anello che ci porta a circumnavigare la laguna, alla scoperta di tutti gli ambienti particolari che esistono nel suo intorno; una lunga passeggiata tra pineta protetta, tomboli, spiagge e aree abitate, alla scoperta della vegetazione salmastra quasi scomparsa altrove, dei fenicotteri rosa che svernano in laguna e delle spiagge protette tra le più belle della Toscana. 25 km tutti in piano, lunghi ma affascinanti, attraverso la Storia e la natura.

Gi 2: Promontorio di Ansedonia, l’antichissima città di Cosa
8 km - 3 h - [+/- 100]
Visita guidata all’area archeologica dell’antichissima città di Cosa, sul promontorio di Ansedonia, di fronte all’Argentario; un salto nell’anno 272 a.C, dopo la caduta della grande dodecapoli etrusca di Vulci, che costringe i Romani a costruire Cosa a guardia dell’immenso territorio gestito dagli Etruschi che hanno appena conquistato. Alle porte, sentono il fiato di Annibale, che sta preparando la sua incursione nei territori della Dominante… e tutto questo si legge nella città stessa! Pietre soltanto, ormai, ma molto “chiacchierone”: le ascoltiamo, percorrendo le antiche vie lastricate di calcare e scopriamo che personaggi famosissimi sono stati qui, luogo che quasi nessuno conosce! La vista sull’Argentario e sulla Laguna nella zona più alta della città, l’Arce, è da lasciare senza fiato…consumiamo il nostro pasto con questo panorama negli occhi. Termine del viaggio, saluti e partenza

Inizio viaggio:

venerdì 27 ore 14:00 alla stazione FFSS di Grosseto, da qui ci muoviamo verso la struttura con le auto a disposizione della guida e dei partecipanti.
Per chi ha bisogno di un passaggio il costo per il transfer organizzato dalla guida è di 10 euro verso l'agriturismo e 10 euro per il ritorno dall'agriturismo alla stazione. 


Fine viaggio:

giovedì 2 ore 16:00 Orbetello o Grosseto.


Cammino:

sentieri sterrati, strade bianche, qualche strada asfaltata.


Notti:

in agriturismo, c'è la possibilità anche di avere alcune singole.


Pasti:

pranzo al sacco e cena in struttura.


Sapori tipici:

panzanella, pappa al pomodoro, ribollita, formaggi della zona, legumi, crostoni e crostini, olio E.V.O., vini del Parco della Maremma e vini locali: Morellino di Scansano (D.O.C.G.), Ansonica Costa dell'Argentario (D.O.C.), Capalbio (D.O.C.), Parrina (D.O.C.).


Difficoltà:

2 + su 4. Si tratta di un viaggio stanziale senza particolari difficoltà.


Note:

Il percorso e gli alloggi possono subire modifiche in base alle condizioni atmosferiche o alle necessità del momento.

Difficoltà e Tipologia:leggenda viaggi a piedi

La Leggenda di Rossellana

Su una collina del territorio del Comune di Magliano, all’interno del Parco dell’Uccellina, si nota una torre, come tante tra le torri di avvistamento delle nostre coste maremmane, che tutti conoscono come Torre della Bella Marsilia. 

In epoca Medievale il territorio che comprende questa torre, la Tenuta di Collecchio e la Torre Bassa apparteneva, come molte altre terre di Toscana, alla famiglia degli Aldobrandeschi. Nel 1345 il territorio in questione fu ceduto alla famiglia senese dei Marsili.

Arriviamo al 1543, quando nel Mar Tirreno si contarono numerose incursioni del pirata Khayr al-Din, conosciuto nella penisola italica come il Barbarossa.

Sì, si tratta proprio del famoso pirata, proprio in quell’anno posto a comando della flotta dell’imperatore ottomano, il Sultano Suleiman Bin Selim Khan, conosciuto come Solimano il Magnifico. 

Il 22 Aprile 1543 il pirata Barbarossa, in una delle sue incursioni, arrivò nel territorio di Collecchio proprio nei pressi della Torre, dove si trovava in soggiorno la famiglia dei Marsili di Siena. Il territorio e la Torre furono messi a ferro e fuoco dai saraceni, e la piccola difesa della Torre nulla poté contro la ferocia dei pirati. Furono fatti diversi prigionieri, tra i quali proprio la figlia di Nanni Marsili, la meravigliosa sedicenne Margherita Marsili conosciuta oggi come la bella Marsilia.

Si dice che la fanciulla, dall’aspetto minuto e grazioso, avesse una bellissima chioma rossa e gli occhi color del mare con uno sguardo intenso e particolare.

Il pirata Barbarossa condusse i prigionieri delle sue incursioni in Turchia, come schiavi. A Costantinopoli (l’attuale Istanbul) donò la fanciulla al Sultano Solimano il Magnifico. Il Sultano, rapito dalla bellezza della ragazza, decise infatti di accoglierla nel suo harem.

Fin qui siamo alla storia. Adesso andiamo avanti con un proseguo che potrebbe essere leggenda, ma anche nuovamente realtà dei fatti. Chissà.

Si narra che la la bella Marsilia in realtà sia la leggendaria Roxelana (Rossellana), celebre moglie del Sultano Solimano il Magnifico, in quanto coincidono sia il periodo storico che il nome attribuito da altre leggende. Si tratta di una schiava di origine russa o polacca, che riuscì con la sua bellezza a farsi sposare dal Sultano Solimano il Magnifico, contravvenendo ad una consuetudine che durava nell’Impero Ottomano da oltre 150 anni, ossia che il sultano non dovesse sposarsi. Questo a causa delle violenze subite, ad opera dei nemici, dalla moglie del sultano di 150 anni prima, dopo uno scontro tra Ottomani e Mongoli. Da allora, i sultani che si succedettero non presero moglie. La tradizione fu interrotta perché il Sultano Solimano il Magnifico fu travolto dalla bellezza di Roxelana, decidendo di accettare ogni sua richiesta.

Sì, il sultano era veramente innamorato di Roxelana! La sposò, nominò come suo successore proprio uno dei figli di Roxelana e non il primogenito avuto da una delle sue donne; e scrisse per la moglie bellissime poesie pervenute ai nostri giorni. I due ebbero infatti 4 o 5 figli e un matrimonio ricco di misteri che parlano di uccisioni di possibili eredi.

Roxelana come è conosciuta in Europa, o Hürrem Sultan come è conosciuta in Turchia, alla sua morte nel 1558 fu seppellita in un Mausoleo non lontano da quello del Barbarossa, annesso alla Moschea di Solimano il Magnifico, nell’attuale Istanbul.

Goffredo Ademollo Valle,  porta numerose prove a favore della teoria che Roxelana non sia di origine russa, ma sia proprio la bella Margherita Marsili rapita in Maremma: antica corrispondenza, ritratti, alberi genealogici e tanto altro.

Non sappiamo quale sia la realtà, ma a noi piace sognare. E piace pensare che la bella sedicenne senese Margherita, conosciuta da tutti come la bella Marsilia, non sia stata una schiava dimenticata dal tempo. In fondo, il contrasto tra i suoi capelli rossi e i suoi occhi chiari dallo sguardo ammaliante, altro non sono che il volto della nostra Maremma: terra che spazia dalla roccia più dura al mare più intenso, mescolata come i colori nel quadro di un pittore. Terra di duro lavoro, di viaggi in mare, di sogni di pescatori e di fede.

Quota: € 250, da versare all'associazione (per segreteria, organizzazione, guida).

Spese previste: € 420, per mezza pensione con alloggio in camera doppia e ingressi al parco. Per chi vuole la singola sono 30 euro in più a notte. Sono calcolate accuratamente tuttavia suscettibili di piccoli cambiamenti in più o meno legati a variazioni di prezzi e al comportamento del gruppo.

Per gli spostamenti interni al viaggio si utilizzano le auto dei partecipanti e della guida a cui vengono riconosciuti 10€ di rimborso al giorno.

Puoi scegliere di pagare il tuo viaggio a piedi comodamente online tramite Paypal. Contattaci prima per la conferma della quota di partecipazione.

Puoi scegliere di pagare il tuo viaggio a piedi comodamente online tramite Paypal. Contattaci prima per la conferma della quota di partecipazione.