Il fare è in ogni passo. Il cammino è la semina.

Wendell Berry

Ormai quasi non ce ne accorgiamo più, ma per secoli maggio è stato un mese prezioso, celebrato con riti, canti e festeggiamenti. Era il tempo in cui la vita esplodeva dopo l’inverno, e si onorava la fertilità della terra e dello spirito.

Maggio è, da sempre, il mese della semina. Nei campi si piantano ortaggi e legumi che matureranno nei mesi caldi. La terra si apre, accoglie il seme, si affida al sole e alla pioggia. Dopo il lungo riposo invernale, si rinnova nel ciclo della (ri)generazione.

E allora, quale momento migliore per seminare anche dentro di noi? I passi che compiamo, le parole che scegliamo, i gesti di cura, le relazioni che intrecciamo, la curiosità che coltiviamo… sono tutti semi potenziali. Ma non sempre bastano.

Conta anche il terreno in cui li piantiamo: perché le possibilità diventino realtà, perché qualcosa di vivo possa davvero germogliare servono attenzione, nutrimento, tempo.

Serve acqua, luce, presenza. 

Seminare è un atto di fiducia. Non vediamo subito il raccolto, ma intuiamo che qualcosa cresce. E ogni stagione ci ricorda che nulla è mai fermo, ma che siamo parte di un ciclo più grande in continuo divenire.

E tu, cosa vorresti seminare?