La Puglia: dall'Adriatico allo Ionio
La Rotta dei due mari
"In Puglia, la bellezza dei luoghi ti penetra nel cuore, e ogni angolo ti ricorda che la musica è dappertutto, nei venti, nel mare, nella luce che sfiora la terra."
Giuseppe Verdi
Il viaggio in breve
Durata
Difficoltà

Info



Quota di partecipazione: € 300, da versare all'associazione (per segreteria, organizzazione, guida).
Spese previste: € 425, da portare con sé per mangiare e dormire. Sono calcolate accuratamente, tuttavia suscettibili di piccoli cambiamenti in più o in meno legati a variazioni di prezzi e al comportamento del gruppo.
Il viaggio
Questo cammino, itinerante, ci porta alla scoperta di una delle regioni più belle d’Italia, dall’Adriatio allo Ionio.
Un percorso lento per godere di tutte le meraviglie pugliesi, dagli ulivi secolari alla gustosa gastronomia locale, fino al mare.
Scopri di più
Do 8: da Polignano a Mare - Castellana Grotte
21 km - 7h - [-33/+296]
Polignano a Mare, bianca scogliera di Puglia. Arroccato sul ciglio di un’alta scogliera che si erge dal mare Adriatico. Il centro storico di questo borgo di mare è un dedalo di viuzze che si protrae verso una minuscola spiaggia, la Lama Monachile, che taglia in due la scogliera. Sotto l’abitato, un groviglio di grotte invita a scoprire un mare limpido. Polignano è anche la città natale di Domenico Modugno, l’autore de Nel blu dipinto di blu, la canzone italiana più famosa nel mondo.
Lu 9: da Castellana Grotte - Alberobello
19 km - 6 h - [-286/+440]
Castellana piccolo borgo pugliese famoso per le sue grotte dichiarate patrimonio Unesco. La Grave è la prima e più grande grotta ed è unicamente connessa con l’esterno. Il tratto accessibile al pubblico è costituito da ambienti molto vari sia per forma che per dimensioni. Stalattiti, stalagmiti, cortine, colonne, cristalli si possono ammirare in ogni dove. I nomi dei luoghi visitati sono frutto della fantasia dei primi esploratori, quali la Lupa, i Monumenti, la Civetta, la Madonnina, l’Altare, il Precipizio, il Corridoio del deserto, la Colonna rovesciata, il Corridoio Rosso, la Cupola. La Grotta Bianca, caratterizzata dalla ricchezza e dal biancore dell’alabastro, è l’ultima e più bella caverna del sistema sotterraneo ed è considerata la più splendida al mondo.
Ma 10: da Alberobello - Locorotondo
21 km - 7h - [-355/+436]
Alberobello, città famosa nel mondo per i suoi trulli, se ne contano più di mille, disseminati fra le stradine dei rioni Monti e Aia Piccola tanto che il centro storico è stato inserito dall’UNESCO nella lista del patrimonio dell’Umanità. L’abitato prende il nome da “Silvia Arboris Belli” perché all’origine era immerso in boschi di querce. Lasciamoci perdere tra le sue stradine ed approfittiamo della notte per godere di un’atmosfera magica. Unica precauzione: la magia di Alberobello crea dipendenza!
Me 11: Locorotondo - Martina Franca
17 km - 6 h - [-334/ +444]
Il paese di Locorotondo campeggia sul cucuzzolo che domina la Valle d’Itria. Il caratteristico borgo antico che si sviluppa circolarmente, da qui il suo particolare nome, è caratterizzato da tante viuzze circondate da schiere di basse case imbiancate a calce. Una chicca di Locorotondo sono gli innumerevoli e coloratissimi vasi di fiori che sembrano sporgersi dai balconi e dalle balaustre. Altra nota caratteristica di questo paese sono le così dette cummèrse, ossia i tetti molto spioventi caratteristici delle case di Locorotondo e fatti con una pietra autoctona.
Gi 12 : Martina Franca - Crispiano
31 Km - 8,5h - [-246/+502]
Situata sull’altopiano della Murgia meridionale Martina Franca fu fondata nel X secolo, quando alcuni cittadini, che fuggirono dalla devastazione saracena di Taranto, costruirono un villaggio sul Monte S. Martino. Questo paese conserva una bellezza senza tempo, messa in mostra soprattutto dai suoi illustri edifici in stile barocco che ne costituiscono la punta di diamante. Il simbolo monumentale è la Basilica di San Martino. In questa tappa, a circa metà percorso incontriamo sul nostro cammino la Masseria Querciullo, di proprietà di due sorelle, “Le Zie”. Previa prenotazione almeno il giorno prima vi è la possibilità pranzare e degustare i prodotti agricoli caseari tipici della masseria.
Ve 13: Crispiano - Taranto
25 Km - 7,5h – [-4/+268]
Ad appena 15 km da Taranto in linea d’aria, Crispiano è conosciuto per essere il territorio de “Le cento masserie” ed il paese conserva ancora intatta la sua natura semplice e profondamente legata alla terra. l territorio di Crispiano è stato abitato fin dalla preistoria, come testimoniano numerosi reperti di epoca greca, tra cui un interessantissimo “corredo tombale” del IV secolo che costituisce uno dei pezzi più importanti dei famosi “Ori di Taranto”. Il piccolo centro sorge sulle due sponde del Vallone Lizzitello dove si possono ammirare le Grotte Vallone, un tempo rifugio dei monaci basiliani. Nel dicembre 2015 la Comunità Europea ha assegnato al territorio de “Le Cento Masserie” di Crispiano, il prestigioso ed importante riconoscimento di “Destinazione Europea di Eccellenza per il turismo e la gastronomia locale”. Taranto la meta finale del nostro meraviglioso cammino. La leggenda racconta che nell’VIII secolo a.C. l’eroe spartano Falanto, consultando l’oracolo di Delfi, apprese che sarebbe giunto nella terra di Saturo e che avrebbe fondato una città nel luogo in cui avesse visto cadere la pioggia da un cielo sereno e senza nuvole. L’oracolo si avverò quando Falanto giunto sulla foce del fiume Tara si addormentò appoggiato al grembo della moglie Ethra, la quale ne bagnò il volto con le proprie lacrime. La cronologia tradizionale assegna la data della fondazione di Taranto al 706 a.C. Le fonti tramandate dallo storico Eusebio di Cesarea parlano del trasferimento in questa zona dello spartano Falanto, figlio del nobile Arato e discendente di Eracle di VIII generazione e di altri compatrioti detti Partheni, figli delle vergini di Sparta.
Inizio viaggio:
domenica 8 ritrovo a Poligano a Mare alle ore 08:30 di fronte alla statua di Domenico Modugno.
Fine viaggio:
venerdì 13 alle ore 17:00 alla stazione ferroviaria di Taranto.
Cammino:
su carrarecce, secondarie sentieri boschivi, strade secondarie
Notti:
in b&b.
Pasti:
cene in ristornati, pranzo al sacco.
Sapori tipici:
Frisella, burrata, buccia, pane pugliese, taralli, cozze tarantine, ottimi vini.
Difficoltà:
3 su 4. Si tratta di un viaggio itinerante con trasporto bagagli. Il percorso non presenta difficoltà significative, ad eccezione della lunghezza delle tappe.
Note:
il percorso e gli alloggi possono subire modifiche in base alle condizioni atmosferiche o alle necessità del momento.
Difficoltà e Tipologia:
La leggenda racconta che nell’VIII secolo a.C. l’eroe spartano Falanto, consultando l’oracolo di Delfi, apprese che sarebbe giunto nella terra di Saturo e che avrebbe fondato una città nel luogo in cui avesse visto cadere la pioggia da un cielo sereno e senza nuvole. L’oracolo si avverò quando Falanto giunto sulla foce del fiume Tara si addormentò appoggiato al grembo della moglie Ethra, la quale ne bagnò il volto con le proprie lacrime.
La cronologia tradizionale assegna la data della fondazione di Taranto al 706 a.C.
Le fonti tramandate dallo storico Eusebio di Cesarea parlano del trasferimento in questa zona dello spartano Falanto, figlio del nobile Arato e discendente di Eracle di VIII generazione e di altri compatrioti detti Partheni, figli delle vergini di Sparta."
Quota di partecipazione: € 300, da versare all'associazione (per segreteria, organizzazione, guida).
Spese previste: € 425, da portare con sé per mangiare e dormire. Sono calcolate accuratamente, tuttavia suscettibili di piccoli cambiamenti in più o in meno legati a variazioni di prezzi e al comportamento del gruppo.
Puoi scegliere di pagare il tuo viaggio a piedi comodamente online tramite Paypal. Contattaci prima per la conferma della quota di partecipazione.
Puoi scegliere di pagare il tuo viaggio a piedi comodamente online tramite Paypal. Contattaci prima per la conferma della quota di partecipazione.