Cultura e Vette del Sichuan
Sulle orme dei monaci tibetani
"Quando i nostri cuori sono in pace, vediamo la bellezza che ci circonda. Le montagne e i fiumi non sono altro che riflessi del nostro stato interiore."
Dilgo Khyentse Rinpoche
Il viaggio in breve
Durata
Difficoltà

Info





Quota: €860 da versare all'associazione (per segreteria, organizzazione, guida)
Spese previste: € 1120 da portare con sé per mangiare, dormire, spostamenti, ingresso parco, guide locali, trasporto bagagli, + volo A/R da prenotare in autonomia. Sono calcolate accuratamente, tuttavia suscettibili di piccoli cambiamenti in più o in meno legati a variazioni di prezzi e al comportamento del gruppo.
Assicurazione per due settimane; da 70€ in base all'età dei partecipanti. Per viaggi trekking in oriente consiglio la Globy Rosso di Allianz per gli over 65, o la True Traveller che, con il pacchetto "extreme" copre escursioni fino a 6000m di quota (che si appoggia sempre ad Allianz per viaggiatori più giovani).
Opzionale: scheda sim cinese con traffico dati 20 - 60€
Il viaggio
In cammino tra i monti della Cina Occidentale, alla scoperta della cultura cinese, tibetana e di quella delle altre minoranze etniche che popolano le montagne della Provincia del Sichuan. Attraversiamo verdi vallate seguendo i corsi di fiumi impetuosi, circondati dai ghiacciai e dalle imponenti vette aguzze dei monti Daba. Saliamo su altissimi passi alpini, sfiorando i 5000 m e raggiungendo i santuari localizzati proprio in questi punti di passaggio, con le loro bandierine, che diffondono le parole di mille preghiere nel vento. Andiamo poi a scoprire la cultura Jiarong, originaria della regione di Aba, nel Nord del Sichuan, visitando i loro villaggi di torri di pietra, per poi raggiungere il Parco Naturale di Siguniang, delle “Quattro fanciulle” dove i locali ancora si affrontano in prove di cavalleria e danze tradizionali, in corrispondenza delle loro festività.
Link diretto al Webinar in cui parliamo di questo viaggio: https://fb.watch/xUcMFOROWM/
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Sa 14 giugno: Incontro con la Guida in aeroporto e trasferimento a Chengdu
Incontro con la guida all'aeroporto di Chengdu, si raggiunge con il treno ad alta velocità il centro città e ci si trasferisce in hotel per posare i bagagli e darsi una rinfrescata. Siamo pronti per una serata lungo il fiume, tra locali cinesi e in stile occidentale, con musica dal vivo di giovani band rock e pop cinese e una cena per avere un primo assaggio delle pietanze tradizionali: il pollo Gong bao 宫保鸡, le melanzane Yuxiang 鱼香茄子, il kongxin cai (verdura con stelo vuoto) 空心菜 con il condimento tipico sichuanese al peperoncino piccante, e l'immancabile mapo toufu 麻婆豆腐. Quest ultimo è il piatto regionale per eccellenza, alla base di tofu speziato con il pepe del Sichuan, una bacca molto aromatica dal sapore penetrante, con proprietà anestetiche, utilizzata appunto per non fare percepire troppo la piccantezza dei peperoncini.
Notte in hotel a Chengdu.
Dom 15: Il Buddha di Leshan
10 km. 4/5h. In piano.
Il nostro trasporto ci porta fino alla città di Leshan, in passato un importantissimo centro e snodo commerciale, in quanto situata nel luogo di incontro tra i tre grandi fiumi del Sichuan, il fiume Dadu, il Minjiang ed il Qingyi, che mischiano le loro correnti impetuose per andare poi a confluire nello Yangtze. Proprio nel loro punto di incontro, sorge un famoso monumento buddhista, scavato nella falesia di roccia lambita dalle acque del Minjiang: una gigantesca statua di Buddha Maitreya, alta 71m, costruita appunto per pregare il Buddha di rendere le acque meno pericolose per la navigazione.
Passiamo la giornata a visitare il parco del Buddha di Leshan, ricco di storia e testimonianze artistiche appartenenti alle varie fasi della diffusione del Buddhismo in Cina. La sera ci rechiamo in un ristorante locale per assaggiare la specialità del posto: il “qiaojiao niurou 跷脚牛肉”piattini di carne e altre pietanze cotti nel brodo di carne e coriandolo fresco. Notte in albergo a Leshan in camere condivise.
Lun 16: tra i Tibetani Kham, a Kangding
La mattina si parte verso la montagna! Il nostro autista ci porta alla volta di Kangding, entriamo nella contea di Garze, una regione autonoma tibetana situata appunto al confine con l’altopiano tibetano, popolata dal gruppo etnico dei Kham. Raggiungiamo l'abitazione di Dahuzi nel pomeriggio, prepariamo gli zaini controllando che non manchi nulla per la spedizione sul circuito del Minya Konka, e diamo al nostro portatore le borse che dovranno trasportare i cavalli, mentre noi terremo solamente gli zainetti con l'essenziale per la giornata, e uno snack per il pranzo. La sera gustiamo la cena tradizionale tibetana della moglie di Dahuzi, preparata con le carni e il latte dei loro animali e le verdure del loro terreno. Notte a Laoyulin in camera condivise.
Mar 17: trekking del Minya Konka: iniziamo il nostro Kora.
[20,6km +1223m 8h Oppure 13,9km +717m 6h*
*Possibilità di percorrere i primi 7 km in jeep, a pagamento.
Minya Konka stiamo arrivando! Ci svegliamo presto per la colazione, tibetana o cinese a scelta, salutiamo la moglie e i bambini di Laohuzi e partiamo a piedi sul sentiero che parte direttamente da dietro a casa sua, con i suoi cavalli al seguito. Camminiamo lungo il corso del fiume Yulin e, dopo poche ore, la vallata si apre al cospetto del mare di ghiaccio che scende dal piccolo Minya Konka, il fratello minore del monte attorno al quale si sviluppa il nostro percorso, con la sua aguzza cima di 6000m. Proseguiamo lungo lo Yulin tra verdi prati e tratti rocciosi, sempre al cospetto di questi giganti del massiccio del Minya Konka, fino a raggiungere il villaggio di pastori di yak di Riwuqie Inferiore. Dopo una breve sosta, attraversiamo il fiume e risaliamo ancora un centinaio di metri fino a Riwuqie Superiore, una tranquilla prateria dove possiamo campeggiare. Ci sistemiamo nelle tende e andiamo a dormire presto dopo aver consumato un pasto a base di riso e diversi contorni di verdura e carne, in stile cinese, preparati dalla guida e da Laohuzi. Notte in campeggio.
Mer 18: trekking del Minya Konka: Il passo di Chole.
13,7km [+587m/-965m]. 6h.
In seguito alla colazione a base di focaccia tibetana, raccogliamo le energie per il dislivello della giornata! Oggi saliremo a 4900m, per superare il passo di Chole e scollinare sull'altro versante. Il terreno sarà probabilmente ricoperto di neve, quindi ci prepariamo ad indossare guanti, cappelli e sciarpe, per seguire i santuari di preghiera tibetana che ci segnano la via, e aumentano man mano che ci si avvicina al passo. Qui è presente il vero e proprio santuario di preghiera: esso consiste in una torretta di pietre impilate, avvolta in sciarpe tibetane dai colori caldi, (come quelli degli abiti dei monaci) alle cui estremità sono collegati cordini, ancorati a terra, dai quali sventolano centinaia di preghiere scritte su bandierine colorate, destinate a dissolversi nel vento.
Dopo una breve sosta per ammirare la vista sul ghiacciaio e la cima del Reddomain (6112m), scendiamo sull'altro versante per raggiungere il campeggio di stasera, nei pressi della sorgente di uno degli affluenti del fiume Moxi gou.
Notte in campeggio.
Gio 19: Trekking del Minya Konka: Lungo la valle del Moxigou.
13,4 km. [+70m/-462m]. 5h.
Ci svegliamo in vista delle cime aguzze del Duogelongba (5960m), del Duoqulongba (5962m) e del maestoso Daddodmain (6380m) candide di neve. Attraversiamo il fiume Moxigou e proseguiamo sul sentiero in costa, passando attraverso altri affluenti del Moxigou dalle acque tumultuose, se necessario con l'aiuto dei cavalli. In questa giornata camminiamo in una fitta foresta, che diventa quasi spettrale quando avvolta nella nebbia, fino a raggiungere un’altra verdeggiante prateria, nuovamente sulle rive del Moxigou, per piantare le tende e rifocillarci con il cibo cinese e tibetano della nostra guida locale. Notte in campeggio.
Ven 20: rrekking del Minya Konka: Il ghiacciaio Gongba e il villaggio di Zimei.
11,6km. [+302m/-573m]. 5h.
Oggi proseguiamo alla volta del caseggiato di Zimei, prima su sentiero alpino non ben tracciato poi su una strada sterrata percorribile con mezzi motorizzati, resa tale per gli allevatori di cavalli e yak che vivono qui, che fino a pochi anni fa potevano raggiungere le loro abitazioni solamente attraversando il passo di Zimei, dopo giorni di cavalcata. Prima di arrivare alle case dei tibetani, passeremo il bivio che porta al campo base del monte Nama, con la sua cima innevata di 5588 m di altitudine, davanti alla quale si erge l'immenso Minya Konka, che ci guarda dall’alto dei suoi 7556m, con la sua imponente lingua di ghiaccio che scende nella valle: il ghiacciaio Gongba. Al cospetto di questi aguzzi massicci di roccia e ghiaccio, attraversiamo Zimei Superiore e Intermedio per arrivare a Zimei Inferiore, dove trascorriamo la notte dopo una gustosa cena sempre in stile misto cinese-tibetano. Notte in campeggio.
Sabato 21: trekking del Minya Konka: Attraverso il mare di Bawang.
15km. [+197m/-527m]. 6h.
Ultimo giorno del Kora attorno al Minya Konka, ci lasciamo i giganteschi massicci dietro le spalle per abbassarci sempre più di quota e camminare nuovamente in una foresta di conifere e ginepri asiatici. L'obiettivo di oggi è percorrere la valle allagata di Bawang, con i fusti degli alberi che emergono dalle acque del fiume straripato diversi anni fa, colmando l'intera vallata. Camminiamo su sentieri sul bordo dell'acqua e, arrotolando i pantaloni e cambiandoci le scarpe, direttamente nell'acqua. Sempre a disposizione i cavalli di Dahuzi, nel caso il fiume fosse troppo profondo o la corrente troppo forte per attraversare a piedi. Giungiamo infine a Jiebeishi, dove il nostro autista ci sta aspettando, e ci porta al villaggio di Caoke, dove potremo cenare con una hotpot, specialità sichuanese. Qui salutiamo Dahuzi, che ripercorrerà il tragitto alla rovescia per tornare a Kangding con i suoi cavalli, e ci rimettiamo in macchina per passare la nottata a Kangding, dove recupereremo il resto del nostro bagaglio. Notte a Kangding in camere condivise.
Dom 22: Le misteriose torri di Danba
Il nostro autista ci accompagna nuovamente a Nord, fino alla contea di Danba, un’altra regione autonoma tibetana, questa volta abitata dall'etnia Jiarong, un gruppo assimilato sotto alla grande famiglia tibetana in tempi relativamente recenti, la cui lingua si distanzia molto dal tibetano standard e il cui antico culto animista si mescola ad oggi con il buddhismo tradizionale tibetano. Raggiungiamo il villaggio di Suopo, un pugno di case e torri di pietra arroccate sul versante della montagna, posiamo i bagagli al nostro alloggio, visitiamo il paese entrando anche in una di queste antichissime costruzioni, oggi adibita a piccolo museo familiare, dove sono conservati artefatti ed abiti antichi della famiglia Li. Alloggiamo a casa di Zhuoma e sua moglie: tutto ciò che viene preparato qui è prodotto dalla famiglia: hanno polli, maiali, due yak, un grande orto e un frutteto. Zhuoma stesso si reca spesso nel bosco per aggiungere funghi selvatici ed erbe spontanee commestibili alle pietanze della moglie. La sera, se siamo fortunati, si siederà con noi, per raccontarci alcune delle mille leggende che ruotano attorno all’origine delle torri di Danba, delle invasioni Mongole e della Principessa Xixia, che pare essersi rifugiata proprio qui nel paese di Suopo attorno al XII secolo. Notte a Suopo in camere condivise (possibilità camere singole o doppie).
Lun 23: Il passo segreto tra Sokpo e Tronang
6km. [+1000m/-600m]. 7h.
Prepariamo gli zainetti per la giornata e consegnano i bagagli all'autista, che li trasporterà in albergo per noi. Dopo una colazione in stile sino-tibetano, prendiamo i panini al vapore della nonnina di Zhuoma come pranzo al sacco e un'altra bellissima escursione ci aspetta. Questa volta camminiamo ad altitudini nettamente inferiori, poiché il punto più alto che raggiungiamo è a soli 3060m, il passo che separa Suopo da Zhonglu, il cui attraversamento ci permette di scollinare su questo altro villaggio Jiarong e godere della vista delle sue torri, che ricoprono il versante della montagna, attorniato da quattro suggestive cime: le loro montagne sacre. Ci fermiamo per un tè al centro di ricerca sulla cultura Jiarong, se i ricercatori non sono impegnati in qualche conferenza, altrimenti continuiamo a scendere verso il paese per poi goderci un aperitivo guardando il sole tramontare dietro alle montagne, dalla terrazza del nostro alloggio. Qui potremo gustare un pasto tradizionale tibetano e visitare il piccolo museo familiare al pian terreno dell’alberghetto. Notte a Zhonglu, in camere condivise (possibilità camere singole o doppie).
Mar 24: In viaggio verso il Parco Naturale delle Quattro Fanciulle.
Giornata di viaggio in auto e riposo. L'autista ci viene a prendere presso l'albergo di Zhonglu e ci dirigiamo verso il parco naturale di Siguniang Shan, le montagne delle Quattro Fanciulle. Raggiungiamo il villaggio all’inizio della vallata dove si estende il Parco Naturale e ci accomodiamo a casa di Chuan Chuan. Qui possiamo far riposare un po’ le nostre gambe affaticate dal dislivello del giorno precedente e consumare un’ottima cena, sempre cucinata utilizzando le verdure dell'orto che attornia l'abitazione. Compiliamo vari form di permessi per l'accesso al Parco Naturale e prepariamo gli zaini per la spedizione dell'indomani sotto le istruzioni di Chuan chuan. Lui è guida di alta montagna e si occupa dell’organizzazione delle spedizioni, mentre la moglie ed i genitori si gestiscono i visitatori e le camere, coltivano il terreno e cucinano. Notte a Siguniang Tian, in camere condivise.
Mer 25: Trekking a Si Guniang Shan: nel parco delle Quattro Fanciulle.
9.6km. [+1175m/-59m] 7h.
Oggi partiamo per la nostra ultima escursione. Dopo che i nostri documenti di ingresso al Parco sono stati esaminati e accettati dagli addetti, ci incamminiamo verso la valle di Haizigou. Anche questa volta si cammina con lo zaino giornaliero, mente il grosso del bagaglio resta in groppa ai cavalli. Siamo accompagnati da guide escursionistiche tibetane Jiarong, che lavorano per Chuanchuan e verranno con noi per tutto il percorso in rapporto di due a uno, è la regola qui vigente. Man mano che risaliamo il pendio verso Haizigou la natura si fa più selvaggia, il paesaggio più aspro e l'ambiente silenzioso. Si sente solo il gorgogliare del fiume, il vento tra le foglie degli alberi, e lo stridere di qualche aquila solitaria.
Gio 26: trekking a Si Guniang Shan: in vetta alla Cima Grande
Chiusura del percorso 8.2km [+0m/-994m] 5h. Oppure: Con la salita alla Cima Grande, 12.4km [+700/-1600] 8h.
Sveglia alle 3, partenza alle 3.30, camminiamo nel buio lungo il fianco della montagna con le luci frontali, lentamente, per arrivare in vetta alla Cima Grande con il sorgere del sole, e ammirare i colori e l'atmosfera surreale di questi giganti di roccia avvolti nel ghiaccio, che spuntano dalle nuvole come satelliti, nella debole luce rosa-aranciata del sole. Rientriamo al campo base, dove possiamo riposare un paio d'ore prima di riprendere il nostro percorso e chiudere l’anello uscendo dal Parco Naturale. Torniamo quindi a casa di Chuanchuan per una meritata doccia calda un pasto tradizionale.
Ven 27: i Panda Giganti e Chengdu.
Il nostro autista ci viene a prendere a casa di Chuanchuan, salutiamo la sua famiglia e iniziamo la discesa verso Chengdu, risalendo fino al passo di Balang, a 4800m, dove possiamo sgranchirci le gambe e scattare un paio di foto ricordo. Passiamo Wulong e Dujiang yan, per poi raggiungere la base di ricerca e protezione del panda gigante di Chengdu. Potremo visitare il parco e vedere da vicino queste creature, così grandi ma al tempo stesso così fragili, insieme ai simpatici panda rossi, liberi di scorrazzare per tutta la riserva, anche tra le gambe dei visitatori. Rientriamo a Chengdu in serata per un’ultima notte tra i suoi locali e bancarelle di streetfood variopinte e prepariamo il bagaglio per la partenza del giorno seguente.
Sab 28: Viaggio di ritorno.
Colazione in hotel a Chengdu, volo di ritorno Chengdu-Milano.
Inizio viaggio:
Sabato 14 giugno: ritrovo all'aeroporto di Internazionale di Chengdu, Tianfu.
Fine viaggio:
Sabato 28 giugno: partenza dall'aeroporto Internazionale di Chengdu, Tianfu.
Cammino:
strade bianche, sentieri di montagna, tratturi.
Notti:
hotel, Bed&Breakfast, tenda, capanna.
Pasti:
alcuni pasti al sacco, cene in ristorante o in alloggio.
Sapori tipici:
hotpot Sichuanese piccante, Melanzane Yuxiang, Pollo Kongbao, Mapo tofu, spaghettini alla Sichuanese (piccanti), zuppa di pesce di fiume, tè al burro e tsampa tibetano, focaccia tibetana.
Ci saranno sempre almeno un'opzione vegetariana e una vegana.
Difficoltà:
2+ su 4. Non ci sono difficoltà tecniche. La difficoltà è data dalle distanze giornaliere da coprire e dall'altitudine. Massima altitudine raggiunta durante i trekking 4900m. Facoltativa una vetta a 5023m
Note:
Documento valido per l'espatrio: passaporto valido per almeno 6 mesi (con almeno 4 pagine libere per il visto). Zainetto per escursioni giornaliere, giacca a vento, mantella per la pioggia, scarponcini. La lista completa viene fornita prima della partenza.
Il percorso e gli alloggi possono subire modifiche in base alle condizioni atmosferiche, ai voli aerei o alle necessità del momento.
Valuta: si possono cambiare gli euro direttamente sul posto.
Vaccinazioni: non ci sono vaccinazioni obbligatorie.
Sono escluse dalle spese il volo aereo e l'assicurazione di viaggio. Assicurazione per due settimane; da 70€ in base all'età dei partecipanti. Per viaggi trekking in oriente consiglio la Globy Rosso di Allianz per gli over 65, o la True Traveller, pacchetto "extreme" che copre fino a 6000m d'altitudine (che si appoggia sempre ad Allianz per viaggiatori più giovani).
APP NECESSARIA: Obbligatorio scaricare la app di WeChat, (whatsapp non funziona in Cina!) per le comunicazioni con la guida.
APP CONSIGLIATE
Per i pagamenti in loco è fortemente consigliato registrare la carta di credito o di debito su Alipay o su WeChat pay, per evitare di utilizzare i contanti, che non sono accettati ovunque.
Al posto di Google si può usare Baidu come motore di ricerca
Al posto di Google maps si può scaricare Amap
Consigliato scaricare un vpn gratuito o a pagamento prima della partenza (vpn se si vuole avere accesso ai servizi di google (google, gmail, WhatsApp, Facebook)
Difficoltà e Tipologia:
Avere un assaggio della cultura cinese e percepire il contrasto con quella tibetana. Camminare su verdi vallate e lungo versanti rocciosi delli monti dell’altopiano tibetano, tra gli yak e i cavalli selvaggi, circondati da montagne dall’aspetto himalayano, con i loro ghiacciai e le cime che superano i 6000m. Se le circostanze lo permetteranno, scalare una delle cime del parco Siguniang, raggiungendo la quota di 5023m , il tutto entrando in contatto con l’affascinante cultura millenaria dell’impero cinese, il culto Buddhista e le tradizioni delle minoranze locali della Provincia del Sichuan.
Raccontare la storia di questa regione cinese significa attraversare un mosaico culturale complesso, dove le tradizioni di molti gruppi etnici si fondono e si mescolano da secoli. In un territorio segnato dal contrasto tra le maestose montagne tibetane e le pianure del Sichuan, convivono popoli come i tibetani, gli Han e altre minoranze, ognuno con la propria cultura, lingua e spiritualità. Questo intreccio tra geografia e umanità crea un paesaggio storico unico, dove le vette sacre non sono solo elementi naturali ma anche simboli spirituali profondamente radicati nelle tradizioni locali.
Chengdu, capitale del Sichuan, rappresenta l’inizio di questo viaggio nel tempo e nello spazio. Città di antiche dinastie, incrocio di rotte commerciali tra la Cina e il Tibet, Chengdu ha visto fiorire influenze culturali che oggi si riflettono nei suoi templi, nei mercati vivaci e nel fascino di un passato che convive con la modernità.
L’altopiano tibetano, con le sue montagne sacre, è un luogo di pellegrinaggio e spiritualità, dove i “kora” intorno alle vette, pellegrinaggi rituali, rappresentano un atto di fede e rinascita, un modo per onorare la sacralità del luogo e riconnettersi con l’essenza spirituale della terra.
La contea di Danba, patria dei Tibetani Jiarong, è nota per i suoi villagi tibetani tradizionali con le loro antiche torri e una cultura vibrante e autentica. Danba offre uno spaccato della vita montana, con la sua architettura che si fonde armoniosamente con il paesaggio circostante, testimoniando una storia in cui la vita dei popoli si intreccia con la maestosità della natura.
Un viaggio tra queste terre rivela un racconto millenario di resistenza e spiritualità, che continua ad affascinare viaggiatori e pellegrini da tutto il mondo.
Quota: €860 da versare all'associazione (per segreteria, organizzazione, guida)
Spese previste: € 1120 da portare con sé per mangiare, dormire, spostamenti, ingresso parco, guide locali, trasporto bagagli, + volo A/R da prenotare in autonomia. Sono calcolate accuratamente, tuttavia suscettibili di piccoli cambiamenti in più o in meno legati a variazioni di prezzi e al comportamento del gruppo.
Assicurazione per due settimane; da 70€ in base all'età dei partecipanti. Per viaggi trekking in oriente consiglio la Globy Rosso di Allianz per gli over 65, o la True Traveller che, con il pacchetto "extreme" copre escursioni fino a 6000m di quota (che si appoggia sempre ad Allianz per viaggiatori più giovani).
Opzionale: scheda sim cinese con traffico dati 20 - 60€
Puoi scegliere di pagare il tuo viaggio a piedi comodamente online tramite Paypal. Contattaci prima per la conferma della quota di partecipazione.
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