La Via dei Bagni
Apuane dal mare alle terme
Fra il tonfo dei marroni
e il gemito del torrente
che uniscono i loro suoni
esita il cuore.
Eugenio Montale
Il viaggio in breve
Durata
Difficoltà

Info




Quota di partecipazione: € 250, da versare all'associazione per segreteria, organizzazione, guida.
Spese previste: € 260, da portare con sé per mangiare e dormire e per il bagno termale. Sono calcolate accuratamente, tuttavia suscettibili di piccoli cambiamenti in più o meno legati a variazioni di prezzi e al comportamento del gruppo.
Il viaggio
La parte più verde delle Alpi Apuane, abitata fin dalla preistoria, ricca di acque e di mulini. Svariati elementi naturali hanno attirato famiglie da altre regioni, persone foresti che hanno saputo vedere prima di altri le potenzialità dell’area. Un possibile futuro turistico immaginato un secolo fa per queste montagne oltre lo sfruttamento delle risorse naturali e la pastorizia.
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Sa 12: da Viareggio a Camaiore
25 km - 6.30 h - [+430,-400]
Al mattino il ritrovo è davanti alla stazione ferroviaria di Viareggio alle 8:30, in base a quanto i partecipanti hanno potuto visitare la sera prima, iniziamo la prima tappa in modo da garantire a tutti stesso livello di conoscenza della cittadina. Da qui si entra nel vivo della prima tappa con la breve visita a Villa Argentina e ai suoi interni. Tornati alla stazione, la attraversiamo per addentrarci nella periferia, poi verso i canali di bonifica e la campagna che ci separa dalle colline poste a oriente. Iniziamo a salire nei boschi di leccio e pino visitando il borgo di Mommio Castello e poi quello di Pedona, entrambi piccoli e suggestivi, un tempo fondamentali nella loro posizione per il controllo del territorio nella continua contesa tra Pisa, Lucca e Firenze.
Pedona ci può anche regalare una sosta ristoratrice in una tipica osteria versiliese. Poi il nostro cammino, esaurita la salita, inizia a farci abbassare di quota attraverso un nuovo tratto di bosco che ci guida fino all'importante borgo di Camaiore. Entriamo da una delle porte per apprezzare il tipico impianto medioevale e la sua bella Pieve. Fuori dalle mura abbiamo l'antica Badia, oggi anche ostello per i camminatori in genere. Qui possiamo prepararci la cena o scegliere una delle osterie del centro per apprezzare la cucina locale.
Do 13: Camaiore - Casoli- Rifugio Alto Matanna
27 km - 9 h - [+1.050/-180]
Dopo la notte trascorsa nel Campus Maior di romana memoria, il cammino riprende e subito in salita per abbandonare presto il centro urbano. Superati coltivi di ulivi e residenze rurali si perviene al sito affascinante di Candalla, il luogo dove un vecchio mulino raccoglie le acque del rio Lucese e compie alcuni piccoli salti. Riprendiamo a salire con regolarità su vecchia mulattiera e presto, arriviamo a Casoli. Un borgo ben conservato e vissuto, con le sue strette vie, l'antico lavatoio coperto e i murales che negli anni hanno arricchito le facciate di abitazioni e altri manufatti. Un modo interessante e di facile comprensione per far capire la storia delle genti Apuane.
Oltrepassato il centro abitato è prima il bosco di faggi e poi i pascoli in alto a caratterizzare la nostra tappa e a permetterci di arrivare alla famosa Foce del Pallone. Ormai, quassù sul crinale roccioso delle Apuane meridionali abbiamo terminato di salire. Dopo avere provato ad immaginare gli scenari e l'atmosfera nell'estate del 1910, anno di inaugurazione del servizio con la Mongolfiera, iniziamo la discesa verso l'antico rifugio e può capitare di incontrare sulla nostra direzione i cavalli lasciati allo stato brado dai titolari del rifugio. Qui passiamo la notte e ci aspettano piatti della tradizione cucinati con sapienza e semplicità. Alcuni cimeli esposti nel bar ci ricordano le vicende e la storia di questa importante struttura utile per la diffusione del turismo ed escursionismo nel secolo passato.
Lu 14: Rifugio Alto Matanna - Colognora
23 km - 7 h - [+560,-940]
Una tappa che dà risalto ai borghi che attraversiamo. Dal Rifugio scendiamo per una bella mulattiera, attraversiamo Palagnana e la sua storica osteria, un bellissimo mulino, oggi agriturismo condotto da una giovane coppia molto legata al suo territorio. Poi comincia la salita verso la foce di Bucine. Una fatica premiata dal panorama, la torre campanaria un tempo elemento importante per il controllo del territorio. Proseguiamo per Pascoso, suggestivo come la vecchia Locanda Carnicelli. La sua bella chiesa fuori dal paese è l'ultimo sito storico prima di riprendere il cammino passando per piccole borgate fino al Santuario di San Rocco in Turrite. Un mare di passi e un piccolo e vivace bar vicino al Santuario per rinfrancarsi.
D'ora in poi sono tempi di silenzio nei boschi, nella commovente cornice di castagni secolari alla Foce di Gello. Ancora boschi e piste forestali per arrivare al cippo della Foce di Colognora. La salita è finita, ora discesa fino a Colognora. Una galoppata infinita per trovare riposo nel simpatico B&b alle porte del paese in fronte al Museo della Castagna. Il resto di questo autentico borgo di pietra lo vediamo riposati il giorno dopo.
Ma 15: Colognora - Pian della Rocca - Bagni di Lucca.
25 km - 7.30 h - [+370,-770]
Un'altra tappa abbastanza lunga e necessaria per trovare strutture ricettive e servizi. Attraversiamo per intero Colognora, una deviazione per vedere la struttura del più piccolo teatrino d'Europa a Vetriano, sito custodito dal FAI. Ancora qualche casa, un oratorio che racconta una bella storia e poi il bosco prende il sopravvento su un buon pezzo di cammino. Ad interrompere il silenzio e i colori dei boschi alcune edicole, la cima del Monte Bargiglio, detto L'Occhio di Lucca, quando le comunicazioni avvenivano da borgo a borgo tramite specchi o segnali di fumo. Poco in avanti un'altra scoperta ricca di fascino e invito alla pausa, lo splendido Santuario dedicato a San Bartolomeo.
Il bosco e il sentiero ci spingono in discesa per arrivare prima ad una piccola chiesa seminascosta e in posizione panoramica, poi al termine alla Pieve di Rocca, con la vista che spazia sulla Valle del Serchio. Da qui possiamo intravedere il nostro passaggio che ci porterà sulla sponda opposta del fiume per arrivare alla stazione fs di Bagni di Lucca. Restano gli ultimi cinque chilometri ancora caratterizzati dall'incontro con manufatti d'epoca e in speciale modo con il caratteristico Ponte alle Catene. Poi siamo alle porte della stazione climatica famosa nel "900 dove troviamo il nostro alloggio per la sera e le restaurate Terme Bernabò dove fare il nostro desiderato Bagno nelle acque rigeneranti e curative.
Me 16: Bagni di Lucca
5 km - 1.30 h
Questa ultima parte del viaggio e la parte finale della tappa precedente potranno essere riadattate in base al meteo e al gruppo e, soprattutto, a vivere con lentezza e rilassatezza la visita della cittadina e di quanto si incontra tra questa e la stazione ferroviaria che ci attende per il viaggio di rientro. La fretta e l'ansia di concludere saranno bandite da questa ultima mattina insieme.
Inizio viaggio:
Sabato 12 aprile: ritrovo presso la stazione FS di Viareggio alle ore 8:30.
Chi arriva la sera prima può fare la visita al famoso viale a mare con tramonto sulla costa ligure, oltre alla scoperta delle strutture originali di alcuni stabilimenti balneari d'inizio 900 e di alcune ville e palazzi posti sul lato opposto dello stesso viale e caratterizzati dagli stilemi liberty.
Fine viaggio:
Mercoledì 16 aprile: ore 13 alla stazione di Bagni di Lucca.
Cammino:
strade a basso traffico e dotate di marciapiede, carrarecce, sentieri di montagna ben evidenti.
Notti:
b&b, ostelli, rifugio, piccole pensioni.
Pasti:
mezza pensione con pranzo al sacco.
Sapori tipici:
la cucina versiliese; i tordelli e le torte d'erbi lucchesi.
Difficoltà:
3 su 4. L'itinerario non presenta difficoltà oggettive. Ha due tappe un poco più lunghe. Solo una tappa ha dislivello significativo.
Note:
Il percorso e gli alloggi possono subire modifiche, in base alle condizioni atmosferiche o alle necessità del momento.
Difficoltà e Tipologia:
Tra il mare già ligure di Versilia e le Alpi Apuane, oggi Parco Regionale. Era il 1870 quando un illuminato fabbro, Alemanno Barsi, erede di questo antico mestiere da diverse generazioni, decise di costruire un albergo a Palagnana. A quell'idea e dal suo successo, complice il figlio Daniele, seguì un altro albergo più in alto, poi rifugio ancora oggi funzionante. Poi il Pallone Frenato, una mongolfiera legata ad una funicolare capace di portare i turisti illustri al nuovo albergo sotto la cima del monte Matanna. Un progetto ambizioso che trovò eco in Europa tanto da dare il via alla scoperta delle Alpi Apuane.
Consigliato: "La Via dei Bagni". Nino Guidi, edizioni Il Campano, Pisa 2024.
Quota di partecipazione: € 250, da versare all'associazione per segreteria, organizzazione, guida.
Spese previste: € 260, da portare con sé per mangiare e dormire e per il bagno termale. Sono calcolate accuratamente, tuttavia suscettibili di piccoli cambiamenti in più o meno legati a variazioni di prezzi e al comportamento del gruppo.
Puoi scegliere di pagare il tuo viaggio a piedi comodamente online tramite Paypal. Contattaci prima per la conferma della quota di partecipazione.
Puoi scegliere di pagare il tuo viaggio a piedi comodamente online tramite Paypal. Contattaci prima per la conferma della quota di partecipazione.