Tra cipressi, orchidee e vigneti

Passione Val d'Orcia

Toscana
Da gio 21 mar 2024 a sab 23 mar 2024

"La campagna toscana è stata costruita come un’opera d’arte da un popolo raffinato, quello stesso che ordinava nel ‘400 ai suoi pittori dipinti ed affreschi: è questa la caratteristica, il tratto principale calato nel corso dei secoli nel disegno dei campi, nell’architettura delle case toscane. È incredibile come questa gente si sia costruita i suoi paesaggi rurali come se non avesse altra preoccupazione che la bellezza."
Henri Desplanques

Dettagli del viaggio

Durata

3 gg

Difficoltà

    Difficoltà Livello 6

Info

    Pensione Senza zaino Base fissa

Quota: € 120 da versare all'associazione (per segreteria, organizzazione, guida).

Spese previste: € 170 per mangiare e dormire in camera doppia. Sono disponibili un paio di singole, per chi fosse interessato sono da aggiungere 30 euro in più a notte, per un totale di 60 euro in più. Sono calcolate accuratamente tuttavia suscettibili di piccoli cambiamenti in più o in meno legati a variazioni di prezzi e al comportamento del gruppo.

Il viaggio

Camminiamo in uno dei posti più belli della Toscana ma il camminare mette appetito giusto? Quale scusa migliore per andare ad assaggiare vini e prodotti tipici della zona là dove vengono prodotti?!Per i pranzi del nostro trekking andiamo a far visita direttamente ai produttori.
I luoghi in cui camminiamo sono famosi in tutto il mondo, anche grazie a molti film girati proprio qui come ad esempio "Il Gladiatore" di Ridley Scott. A Bagno Vignoni sono state girate alcune scene del film "Al lupo, al lupo" di Verdone mentre a Pienza è stato girato "Il paziente inglese". Curiosi?

Scopri di più

Gi 21: Anello dei Cipressi 
12 km - 3 h - [+370]
Partenza direttamente dall'hotel, ci tuffiamo nella campagna circostante addentrandoci nei vigneti e nelle cerrete lungo il corso del fiume Orcia, arriviamo al famoso boschetto dei Cipressi e rientriamo a San Quirico attraversando una parte della valle dell'Asso.

Ve 22: Anello San Quirico - Pienza - Vitaleta 
18 km - 5 h - [+600]
Attraversiamo il centro di San Quirico e ci dirigiamo su la panoramica strada bianca alla volta di Pienza incontrando la Cappella della Madonna di Vitaleta, proseguiamo poi per la pieve di Corsignano passando per i campi resi famosi dalle scene del film Il Gladiatore.

Sa 23: Anello San Quirico - Bagno Vignoni - Vignoni Alto
17 km - 5 h - [+ 650]
Giornata dagli aspetti morfologici e panoramici molto diversi rispetto alle altre due, entriamo  infatti nella parte più selvaggia della Val d'Orcia. Incontriamo i vigneti a picco sulla vallata, il tripudio di orchidee, la macchia mediterranea in tutta la sua forza.

Inizio viaggio:

Giovedì 21 alle ore 10.00 a San Quirico d'Orcia. 


Fine viaggio:

sabato 23 alle ore 17.00 San Quirico d'Orcia.


Cammino:

strade bianche e mulattiere.


Notti:

in albergo.


Pasti:

pranzi al sacco e cene in struttura.


Sapori tipici:

pici, pecorino di pienza, aglione, olio evo e vino della val d'Orcia, brunello di montalcino.


Difficoltà:

2 + su 4. Il cammino non ha difficoltà specifiche, camminiamo soprattutto su strada bianca ma serve un minimo di allenamento per affrontare distanze giornaliere tra i 15 e i 18 km.


Note:

il percorso e gli alloggi possono subire modifiche in base alle condizioni atmosferiche o alle necessità del momento.

Una leggenda racconta che intorno al 1230-1235, nel borgo di Trequando nacque Bonizzella Cacciaconte. Come era consuetudine in quel tempo, venne data in sposa a un nobile, che purtroppo presto morì. Lei iniziò a sostenere tutti i bisognosi del luogo e alla fine morì in povertà. Venne sepolta nella Chiesa di San Pietro e Andrea di Trequanda. Molti secoli dopo il corpo venne ritrovato intatto, intriso di incenso. A favorirne il ritrovamento contribuirono delle api che continuavano a entrare e uscire dal fianco della chiesa. La Beata aveva tra le mani un favo a forma di calice costruito dalle api stesse. Intorno alla figura di Beata Bonizzella ci sono molte narrazioni di miracoli: da guarigioni miracolose e malintenzionati che venivano colpiti da cecità e tornavano a vedere solo dopo il pentimento.