Storie di uomini e natura
Parco Nazionale dello Stelvio
"Non vi è in tutta la corona delle Alpi alcun passaggio che possa con quello rivaleggiare per magnificenza e pittoresche bellezze".
Così scrisse Felice Liebeskind in un articolo pubblicato sul Times nel 1871
Il viaggio in breve
Durata
Difficoltà
Info
Quota di partecipazione: € 350 da versare all'associazione (per segreteria, organizzazione, guida).
Spese previste: € 500 da portare con sé per mangiare e dormire. Sono calcolate accuratamente tuttavia suscettibili di piccoli cambiamenti in più o in meno legati a variazioni di prezzi e al comportamento del gruppo.
Il viaggio
Questo viaggio parte dal Passo dello Stelvio, il valico più alto d’Italia che ha dato il suo nome al Parco Nazionale in cui è inserito, sul fronte italo-austriaco della Grande Guerra, in uno scenario dominato dalla maestosità del gruppo Ortles-Cevedale. Dove la Natura ha saputo conservare le tracce dell’opera degli uomini che qui si sono avvicendati: montanari, minatori, contrabbandieri, bracconieri, alpinisti e soldati.
Scopri di più
Do 28: Passo dello Stelvio (2.758 m) – Dreisprachenspitze (2.843 m)
2h – 3 km [+140/-140]
Dopo la sistemazione dei bagagli in Hotel, prima semplice passeggiata alla Dreisprachenspitze (la Cima delle Tre Lingue).
Lu 29: Passo dello Stelvio - Monte Scorluzzo (3091 m)
2h – 3 km [+330/-330]
Dall’Hotel si parte per una breve ma panoramica escursione che consente di visitare, in successione, difese austriache e italiane, nel punto in cui i due eserciti combattevano a distanza molto ravvicinata. Si ritorna quindi al Passo per trasferirsi con il bus di linea a Bormio e da lì salire a Cancano per raggiungere il Rifugio che ci ospita per il resto del soggiorno. Nel pomeriggio breve giro esplorativo dei dintorni.
Ma 30: Val Pettini – Alpe Trela
5h – 13 km [+780/-780]
Con la navetta ci portiamo sul lago di S.Giacomo all’imbocco della Val Pettini, nella quale ci addentriamo a piedi. Risalendo la Val Corta arriviamo all’impressionante gola terminale che precede l’ingresso nell’amena conca di Trela, dove è doverosa una sosta alla Malga. Salita a Lago Nero (2.550 m). Per il ritorno percorso ad anello, percorrendo la Val Vezzola, o la Val Trela.
Me 31: Valle Alpisella – Sorgenti dell’Adda - Livigno
6h – 14 km [+350/-350]
Con la navetta, ci portiamo sul lago di S.Giacomo all’imbocco della Valle Alpisella, dalla quale parte il nostro percorso a piedi che ricalca la prima tappa del Sentiero della Pace, portandoci a scoprire le Sorgenti dell’Adda a 2.235 m di quota. Raggiunto il Passo di Valle Alpisella siamo sullo spartiacque tra il bacino imbrifero dell’Adda-Poe quello dell’Inn-Danubio. Scendiamo quindi verso il lago di Livigno, che costeggiamo per entrare in città a prendere il bus.
Gi 1: IV Cantoniera – Rifugio Lago delle Scale
7h – 19 km [+750/-1300]
Ci trasferiamo allo Stelvio. Ripercorriamo idealmente il fronte della I Guerra Mondiale affrontando in senso opposto la II tappa del Sentiero della Pace lombardo, dalla IV Cantoniera, Quartier Generale delle truppe italiane, per raggiungere la Bocchetta di Forcola con i resti della trincea fortificata e il Casermone. Il sentiero continua in quota, con panorami stupendi, per scendere poi con tornanti in Val Forcola e farci raggiungere i Laghi di Cancano.
Ve 2: Valle del Gallo
4-5h – 12 km [+300/-300]
Alla testata del Lago di S. Giacomo parte il sentiero pianeggiante che si addentra nella Valle del Gallo, percorso un tempo dagli emigranti dell’alta Valtellina che andavano a cercare lavoro in Svizzera. Si continua su mulattiera militare del 1935, che porta in vista del lago di Livigno, addentrandosi poi in un selvaggio bosco di pino mugo.
Sa 3: Monte Scale
4h – 6 km - [+620/-620]
Spettacolare percorso che partendo dal Rifugio senza troppi sforzi porta nella sella tra le due cime del Monte ove sorge, interamente scavato nella roccia, il Forte della I Guerra Mondiale con le postazioni dei cannoni che sparavano sullo Stelvio. Dalla vetta sud-orientale (2.495 m) con la sua grande Croce ben visibile da Bormio la visuale spazia a 360°. Rientrati alla base il bus delle 12.13 ci riporta a Bormio, permettendoci una veloce visita della città e acquisti di prodotti locali prima di ripartire per il ritorno a casa.
Inizio viaggio:
domenica 28, ore 15.00 Passo dello Stelvio (08.20 treno da Milano Centrale con coincidenza bus Perego ore 11.10 da Stazione di Tirano per Bormio. Bus 14.10 da Stazione Autolinee Perego di Bormio per Passo dello Stelvio).
Fine viaggio:
sabato 3 a Bormio. Ore 13.50 bus di linea per Tirano e lì treno delle 15.10 per Milano Centrale (arrivo 17.40).
Cammino:
mulattiere della prima Guerra Mondiale, sentieri montani, su terreno roccioso, a tratti ripidi, senza difficoltà tecniche, ma con necessità di conoscenza dell’ambiente montano e/o di attenzione in pochi passaggi; si consiglia di arrivare con un minimo di allenamento.
Notti:
rifugi con camere 2/3/4 letti a castello con bagno, biancheria inclusa. No bancomat. Prima notte in hotel.
Pasti:
Le cene e le colazioni sono in rifugio. Alcuni pranzi sono al sacco, forniti dal rifugio, altri possono essere in strutture sul percorso.
Sapori tipici:
la ricca gastronomia locale vanta formaggi e salumi (Bitto, Casera e Bresaola) pane di segale, pizzoccheri, sciatt, dolci nutrienti e sostanziosi ricchi di frutta secca, mele.
Difficoltà:
2+ su 4. Si tratta di un viaggio a base fissa.
Note:
il percorso e gli alloggi possono subire modifiche in base alle condizioni atmosferiche o alle necessità del momento.
Difficoltà e Tipologia:
NATURA nel PARCO NAZIONALE dello STELVIO
L'ampia estensione del territorio del Parco dello Stelvio, determina in esso la presenza di una vasta gamma di ambienti.
Il variare della quota da 600m a quasi 4000m s.l.m. consente la presenza di circa duemila specie floristiche e di boschi di vario genere. Troviamo zone difficilmente accessibili, ma anche, fitti e variegati boschi di conifere, vasti altipiani, estesi pascoli, laghetti alpini, zone umide, impervie creste rocciose, ghiacciai perenni. L'esistenza di queste diverse nicchie ecologiche predispone anche una notevole varietà faunistica.
Il Parco è popolato da tutti e quattro gli ungulati più importanti delle Alpi: capriolo, cervo, camoscio e stambecco. Uccelli rapaci come l'aquila reale (simbolo stesso del parco) il Gipeto detto anche avvoltoio degli agnelli, ma anche, il Gallo cedrone e numerose specie di picchi sono facilmente individuabili nella parte bassa degli alberi secolari, insieme a scoiattoli, lepri e volpi (una delle poche specie di predatori sopravvissute nel Parco fino al limite dei centri abitati).
La vita degli uomini e degli animali si fonde in questo territorio in cui si trovano anche molti paesi di montagna, il turismo, la pastorizia e l'agricoltura fanno parte delle diverse facce dell'economia alpina. Anche in prossimità delle vette più alte l'escursionista può trovare baite e rifugi dove ripararsi, centri faunistici organizzati per l'osservazione degli animali nel loro habitat naturale e sentieri segnalati per conoscere meglio i percorsi di notevole interesse del Parco.
Quota di partecipazione: € 350 da versare all'associazione (per segreteria, organizzazione, guida).
Spese previste: € 500 da portare con sé per mangiare e dormire. Sono calcolate accuratamente tuttavia suscettibili di piccoli cambiamenti in più o in meno legati a variazioni di prezzi e al comportamento del gruppo.
Puoi scegliere di pagare il tuo viaggio a piedi comodamente online tramite Paypal. Contattaci prima per la conferma della quota di partecipazione.
Puoi scegliere di pagare il tuo viaggio a piedi comodamente online tramite Paypal. Contattaci prima per la conferma della quota di partecipazione.