[71] Date viaggio: 29 ott 2022 - 02 nov 2022
Foliage in Lessinia
Sull’altopiano del silenzio nel Veronese
"Non dimenticate che la terra si diletta a sentire i vostri piedi nudi e i venti desiderano intensamente giocare con i vostri capelli"
Khali Gibran
A cornice di un concerto di colori dai toni autunnali, questa terra canta tra i suoi dolci sentieri nascosti nella penombra dei boschi, tra profonde vallate adornate di faggi e abeti, morbidi pascoli, malghe e contrade dove scoprire la storia e le tradizioni del popolo cimbro, minoranza etnica che abita questo territorio.
Sa 29: incontro e chiacchere.
Do 30: Vajo di Squaranto
[+/-250]
Si percorre un tragitto inizialmente pianeggiante, coperti dall’ombra dei faggi, per poi scendere nel Vajo di Squaranto e risalire il versante opposto. Il percorso copre un tratto del sentiero Europeo E5. pranziamo in un locale tipico.
Lu 31: Malga Parparo - Monte Grolla - Passo Malera
[+/-400]
Partiamo da Malga Parparo (1.400 mt.) passando per il Monte Grolla (1.659 mt.) per arrivare a Passo Malera (1.722 mt.) per vedere i camosci e le marmotte.
Ma 1: Val Fraselle
[+/-700]
Da Giazza (793 mt.), l’ultima isola linguistica dove gli anziani parlano ancora il Cimbro, percorriamo il Sentiero del Tambaro, e andiamo alla scoperta degli antichi mestieri dei montanari che sin dal ‘300 occuparono questi luoghi selvaggi. Arriviamo a Malga Terrazzo (1.500 mt.) e rientriamo a Giazza con un giro ad anello.
Me 2: partenza dopo colazione.
Inizio viaggio:
sabato 29, in albergo a Lessinia, la struttura si trova a Bosco Chiesanuova a 1106 mt d'altitudine, dista 30 minuti dal centro di Verona e soli 15 minuti dalle piste di sci di S.Giorgio, facilmente raggiungibile dal casello autostradale di VR-‐EST, e dalle principali vie di comunicazione.
Per chi viene con i mezzi: Occorre arrivare alla stazione dei treni di Verona puoi arrivare a Bosco Chiesanuova in autobus
Fine viaggio:
mercoledì 2, dopo colazione dall'albergo.
Cammino:
su sentieri.
Notti:
in hotel.
Pasti:
cena in struttura e pranzo al sacco.
Sapori tipici:
gnocchi de malga, i funghi, le castagne, il formaggio.
Difficoltà:
2 su 4. Si tratta di un viaggio a base fissa senza difficoltà tecniche.
Note:
il percorso e gli alloggi possono subire modifiche, in base alle condizioni atmosferiche o alle necessità del momento.
LA SPLUGA DELLA PRETA: STORIA DI UN MITO
La Spluga della Preta è uno dei più famosi abissi del mondo, un vuoto profondissimo all’interno del Corno d’Aquilio, sotto i pascoli dei Monti Lessini occidentali, nel comune di Sant’Anna d’Alfaedo. L’aspetto più affascinante della Spluga della Preta è che il mistero di quest’abisso, che fila giù nel cuore della montagna, non è ancora stato svelato. Generazioni di speleologi hanno provato ad inseguire le correnti d’aria che molto probabilmente fluiscono verso la Val d’Adige, ma per il momento solo i pipistrelli conoscono la via per la luce dell’esterno e le argille verdi delle antichissime gallerie del Canyon Verde custodiscono gelosamente questo segreto. Forse attendono qualcuno a cui rivelare finalmente la via o forse hanno deciso che la Preta è bella così: fonda, impressionante, dura, con un solo ingresso; sorprendente, perché si apre minacciosa su un dolce prato e trascina con sé il nero della notte; bella, perché nei suoi pozzi si respira l’atmosfera di mille e mille esplorazioni, affascinante perché le sue gallerie fossili parlano una lingua antichissima fatta di pietre e sabbia; magica come una nera spada infissa nella roccia del Corno d’Aquilio.
Quota: € 175 da versare all'associazione (per segreteria, organizzazione, guida).
Spese previste: € 240. Da portare con sé per mangiare, dormire. Sono calcolate accuratamente, tuttavia suscettibili di piccole variazioni in più o meno legate a variazione prezzi ed al comportamento del gruppo.