[43] Date viaggio: 12 lug 2021 - 18 lug 2021
I Boschi dei Nebrodi
Da Mistretta a Montalbano Elicona
“Siciliani semu, un populu chi canta in allegria; ‘nta lu sangu avemu la forza dill’antichi cavaleri, Nurmanni, Greci, Arabi e Spagnoli, chi sta Sicilia vosiru vantari…”.
Una traversata all’interno del Parco dei Nebrodi, area protetta dell’appennino siculo, sulle montagne più verdi della Sicilia, per godere degli effetti benefici degli alberi e degli specchi d’acqua. Da ospiti, camminiamo con consapevolezza all’interno di una natura incontaminata per imparare ad essere presenti con tutti i nostri sensi.
Lu 12: Arrivo a Catania e Trasferimento con navetta a Mistretta
Ma 13: Mistretta - Capizzi
21km - [+/- 350m] - 5 h
Il percorso inizia da Serro Merio, a circa 5 chilometri da Mistretta. Appena imboccato il sentiero si raggiunge rapidamente il laghetto Urio Quattrocchi che ospita tartarughe, diversi uccelli, piccoli mammiferi e roditori. Dopo aver superato l’Urio si percorre la trazzera principale direzione di Case Pomiere, incontrando i sontuosi boschi di Medda e di Mascellino, ove esemplari maestosi di faggio svettano insieme a cerro e rovere. Continuando a camminare nella foresta si arriva in un bosco naturale di quasi 50 ettari, costituito da tassi secolari. Continuando a salire si raggiunge, Portella Pomiere e Timpone Mirio. Poco prima dell’arrivo vi è una fontana in pietra e 500 metri oltre si arriva a Portella dell’Obolo, posta tra Serra Pumeri ad ovest e Pizzo Fau ad est.
Me 14: Capizzi - Cesarò
24km - [+/- 670m] - 6 h
Lasciata Portella dell’Obolo dopo circa 1 Km di cammino ci si immerge in un bosco costituito da esemplari di querce e faggi mentre il sottobosco è costituito da macchie di agrifoglio, pungitopo, rovo, biancospino e perastro. Si arriva poi, sempre immersi tra le secolari cerrete, alla Caserma Mafauda e successivamente a Portella Calcare e Monte Pelato da dove il panorama è uno dei più affascinanti, aprendosi sull’Etna e sulle cime dei rilievi dei monti Nebrodi e delle vicine Madonie. Il percorso si immerge poi in una maestosa faggeta e, sempre ad un’altitudine costante di circa 1400 metri, si arriva a Portella del Ceramese prima e a Portella Scarno. Da qui si prende il sentiero per raggiungere il Lago Ancipa, noto anche come lago Sartori, è un grande invaso artificiale nel territorio di Troina, Cerami e Cesarò, da cui origina il fiume Simeto. Lo specchio d’acqua è circondato da un bellissimo bosco misto che ne esalta la bellezza ed i panorami. Dopo aver attraversato la Fontana Mucciata, si arriva presso Portella Miraglia a circa 15 chilometri da Cesarò e da San Fratello.
Gi 15: Cesarò - Floresta
25km - [+/- 600m] - 7 h
Iniziando da Portella Femmina Morta si raggiunge Monte Soro (1847 m.s.l.m.), la cima più elevata del complesso montuoso dei Nebrodi. Continuando a camminare ci si dirige verso il Lago Maulazzo invaso artificiale di 5 ettari. Poco il sentiero degli agrifogli si trova il lago Spartà. Dopo 2 km, si arriva al bivio Passo Taverna e dopo ulteriori 2 Km al Lago Biviere con una superficie di circa 18 ettari, il più ampio bacino lacustre dell’area dei Nebrodi, dove si possono ammirare diversi esemplari di uccelli acquatici e migratori. Superato il biviere di Cesarò si entra nel fittissimo Bosco di Mangalaviti, costituito da imponenti faggete ad alto fusto di grande valore naturalistico e paesaggistico. Dopo otto chilometri circa si arriva a Portella Dagara, da cui è possibile raggiungere due bellissimi specchi d’acqua: lago Cartolari e lago Trearie. Riprendendo la dorsale, si cammina tra pascoli e vallate, poco oltre si raggiunge l’ennesimo specchio d’acqua, il lago Pisciotto, ai piedi del monte del Moro, che presenta una ricchissima vegetazione igrofila e come gli altri laghi, bellissimi uccelli stanziali e migratori, oltre ad anfibi e svariate specie di artropodi. Più a valle inizia la strada che conduce a Portella Mitta 1244 m. s.l.m. nel territorio di Floresta.
Ve 16: Floresta - Montalbano Elicona
18,3km - [+/- 550m] - 6 h
La vita di Floresta è sempre stata legata al bosco, la floresta, dalla quale i romani traevano il legname per le flotte che solcavano il Mediterraneo. Una volta sfaldatosi il controllo dell’Impero, gli schiavi e i detenuti rimasero in queste contrade e popolarono il borgo più alto di Sicilia(1275m/slm), divenuto marchesato feudale nel 1619 e comune dal 1820. Uscendo dall’abitato di Floresta lungo la statale per Randazzo, si percorre un lungo tratto al cospetto delle grandi pale eoliche, fino a transitare ai piedi del Monte Polverello. Qui, sempre in discesa si tocca la cima del Monti Taffuri e si prosegue fino al Torrente Elicona, per poi raggiungere l’abitato di Montalbano Elicona dopo una breve salita lungo un’antica strada in pietra.
Sa 17: Montalbano Elicona: Bosco di Malabotta e Rocche dell'Argimusco
18km - [+/- 250m] - 5 h
Il percorso inizia a 7 km dal paese di Montalbano Elicona presso l’altopiano delle Rocche dell’Argimusco, sito di interesse preistorico dove sono presenti rocce zoomorfe e antropomorfe scolpite dagli agenti atmosferici. La presenza dell’uomo sin dal neolitico è testimoniata da strutture di chiara fattura antropica (vasca rettangolare, palmento pentagonale e tomba a grotticella) e dal ritrovamento di punte di selce e di ossidiana. Proseguendo lungo il percorso, dopo circa 2 km si raggiunge l’ingresso della Riserva Naturale del Bosco di Malabotta, bosco secolare di altissimo valore ecologico per la notevole biodiversità, caratterizzato dalla presenza di faggi, cerri, aceri e frassini. Percorrendo un sentiero ad anello di 10 km raggiungeremo l’area dei Patriarchi, roverelle ultracentenarie con fusti di oltre 2 metri di diamentro e alti oltre 20 metri. La fauna è rappresentata da: volpi, cinghiali, lepri, martore, roditori, poiane, sparvieri e l’aquila reale che nidifica lungo le catene montuose dei nebrodi.
Do 18: Trasferimento in navetta da Montalbano Elicona a Catania
Inizio viaggio:
Lunedì 12, arrivo a Catania. Trasferimento a Mistretta con navetta.
Fine viaggio:
Domenica 18 a Montalbano Elicona. Da qui partirà la navetta per tornare all'aereoporto di Catania.
Cammino:
Il cammino è itinerante con zaino in spalla di media difficoltà e si sviluppa prevalentemente all’interno di boschi.
Notti:
È previsto il pernottamento in B&B per tre notti e due notti in tenda.
Pasti:
pranzi al sacco, alcune colazioni al sacco, le altre colazioni nella strutture che ci ospitano. Anche alcune cene sono al sacco, le altre in ristoranti e trattorie tipiche.
Sapori tipici:
miele, nocciola, frutti di bosco, pane di grano duro, pasta di mandorle.
Difficoltà:
2 su 4. Si tratta di un viaggio itinerante, con lo zaino sulle spalle.
Note:
il percorso e gli alloggi possono subire modifiche, in base alle condizioni atmosferiche o alle necessità del momento.
Gli arabi definirono i Nebrodi “un’isola nell’Isola”.
Se vi capiterà di passeggiare tra i suoi sentieri e i suoi boschi, ammirandone la sua bellezza naturale, vi domanderete se siete in Sicilia o altrove.
La natura protetta dei Nebrodi si contrasta con la tipica immagine naturalistica Siciliana arida e secca, ed è questo il segreto della bellezza del parco. Le fitte foreste, gli alberi maestosi e la temperatura più bassa del solito, creano una paesaggistica in netto contrasto con quella famosa dell’Isola. Paradiso di boschi, l’ente Parco Naturale dei Nebrodi venne istituito il 4 agosto del 1993 ed è il parco più grande dell’Isola.
Quota: € 245 da versare all'associazione (per segreteria, organizzazione, guida).
Spese previste: € 280. Da portare con sé per mangiare e dormire. Sono calcolate accuratamente, tuttavia suscettibili di piccole variazioni in più o meno legate a variazione prezzi ed al comportamento del gruppo.