Asinara, isola del silenzio

Storia di un'isola incantata

Sardegna
Da lun 29 mag 2023 a dom 04 giu 2023

"La bellezza della natura e del panorama che si presentavano ai miei occhi in determinati giorni non è descrivibile. Le sfumature dei colori all’orizzonte, le albe, i tramonti con i lunghi silenzi spezzati solo dal volo dei gabbiani, il senso di mistero che permeava l’isola mi procuravano emozioni talmente forti da lasciarmi attonita, senza respiro.""
Da “La mia Asinara. Ricordi di una maestra” – Franca Fadda Silvetti

Dettagli del viaggio

Durata

7 gg

Difficoltà

    Difficoltà Livello 6

Info

    Pensione Senza zaino Base fissa

Quota: € 245 da versare all'associazione (per segreteria, organizzazione, guida).

Spese previste: 560 euro. Da portare con sé per mangiare, dormire, trasferimenti. Sono calcolate accuratamente tuttavia suscettibili di piccoli cambiamenti in più o in meno legati a variazioni di prezzi e al comportamento del gruppo.

Il viaggio

Ogni giorno un scenario differente, per scoprire scorci nel silenzio avvolgente di una grande isola, totalmente disabitata, circondati dalla macchia mediterranea e dagli animali selvatici; facile l’incontro con mufloni, cavalli, asini bianchi e grigi, capre selvatiche, pernici sarde, lepri, cavalieri d’Italia, aironi. Dai graniti e gli scisti neri a sud fino all’estremo nord dell’isola, tra le vecchie carceri, sparse su tutta l’isola, e le storie degli uomini che hanno influenzato per oltre un secolo una natura che ora si riprende i suoi spazi, ed offre un’esperienza interiore sempre nuova.

Un viaggio speciale, per la natura e insieme per la storia che permea ogni angolo dell’isola, che non può lasciare indifferenti. 

Scopri di più

Lu 29: Arrivo a Stintino in autonomia, incontro con la guida intorno alle ore 19.00, sistemazione in B&B e cena.

Ma 30: Il sentiero dell’acqua
3 h - 6,9 km - [+/-40]
Si parte in gommone da Stintino per raggiungere Fornelli, nel Sud dell’Isola dell’Asinara. Lungo mulattiere ben tracciate iniziamo il sentiero in prossimità del supercarcere di Fornelli, che ospitò la sezione di massima sicurezza durante il periodo carcerario, per poi proseguire ai piedi del massiccio granitico del Castellaccio che domina la piana di Fornelli, dove vivono stabilmente grossi branchi di cavalli selvaggi. Attraverso paesaggi molto differenti, dalla piana si arriva, con grande sorpresa, alle falesie alte e scoscese, tra lo scisto e il granito, dove il blu profondo del mare si fa turchese. Muoversi a piedi, senza mezzi rumorosi, consente di poter avvistare i mufloni, animali schivi e diffidenti ma di grande maestosità, le pernici sarde, le lepri e i tanti animali che vivono tra la macchia e le zone umide. Il percorso giunge nella Cala Spalmatore, dove è possibile una sosta al mare prima di terminare il sentiero chiudendo l’itinerario ad anello. Trasferimento in gommone a Stintino, cena e pernottamento in B&B.

Me 31: Il sentiero del leccio
4 h 30 - 11 km - [+/-406] 
Trasferimento in gommone da Stintino a Cala d’Oliva, l’unico paese presente sull’isola, oggi disabitato. Da qui si inizia un sentiero che raggiunge Punta Scomunica, il punto più alto dell’isola, a 408 metri. La strada sterrata, di agevole percorrenza anche se in salita, si snoda tra paesaggi diversi. Camminiamo tra la macchia bassa, i vecchi orti terrazzati, gli ovili, dimora dei vecchi pastori dell’isola, utilizzati poi dai detenuti che lavoravano nella colonia penale, fino a raggiungere Case Bianche e Elighe Mannu, due vecchie diramazioni all’ingresso del bosco, immerse in un silenzio che riporta riflessioni e memorie di un passato difficile ma dai risvolti umani inaspettati. Si prosegue ancora per immergersi nell’unico bosco di leccio presente all’Asinara, che regala un punto di vista insolito su un’isola caratterizzata da arbusti, e raggiungere infine Punta della Scomunica, il punto più elevato, che domina dall’alto l’isola. Alla fine del percorso è possibile una deviazione per una sosta nella Cala dei Ponzesi, per un momento di relax e per scoprire la ricchezza di vita dei fondali del Parco. Si ritorna in direzione Cala Oliva, da dove, in gommone, si rientra a Stintino. Cena e pernottamento in B&B.

Gi 1: Il sentiero del faro
5 h 30 - 10 km - [+/-120] 
Trasferimento in gommone da Stintino a Cala d’Oliva. Ci si dirige verso il Nord dell’isola costeggiando le falesie sul mare in un saliscendi tra le rocce e la macchia, dove tra gli arbusti è sempre possibile scorgere i mufloni, i cinghiali e le capre selvatiche, veri padroni di questo assoluto silenzio. La strada ci conduce verso Cala d’Arena, magnifica insenatura turchese di acqua trasparentissima, custodita tra le dune e i ginepri secolari, zona di riserva integrale dominata dalla omonima torre di guardia spagnola. Il sentiero prosegue fino a raggiungere il punto all’estremo Nord dell’isola, dove è situato il faro di Punta dello Scorno, un luogo dal fascino senza tempo, che guarda la Corsica, limpidamente visibile nelle giornate terse. Si ritorna in direzione Cala Oliva, da dove, in gommone, si rientra a Stintino. Cena e pernottamento in B&B. 
Il sentiero è facile ma anche abbastanza lungo. In dipendenza delle temperature previste e delle caratteristiche del gruppo si decide se effettuare il percorso o programmare diversamente la giornata.

Ve 2: Il sentiero del granito
4h - 11,2 km -  [+/-75]
Trasferimento in gommone da Stintino a Fornelli. Attraverso la piana di Santa Maria, dove si trovava l’omonimo carcere, ci si dirige nel settore sud-orientale dell’isola, dove è frequente sulla costa avvistare i gabbiani corsi in riposo e sulle rocce i mufloni. Lungo il sentiero si percorre la costa granitica, che forma una lunga serie di insenature rocciose e piccolissime calette sabbiose nascoste, dove facciamo una sosta, fino a raggiungere la meravigliosa baia di Cala Sant’Andrea, una delle zone a tutela integrale del Parco Nazionale. Lungo il percorso si attraversa la zona delle antiche cave di granito, con i macchinari ancora in loco, e, seguendo il sentiero sulla roccia granitica si ritorna sulla strada principale dell’isola, dalla quale si può chiudere l’anello ritornando a Fornelli, luogo di partenza. 
Trasferimento in gommone a Stintino, cena e pernottamento in B&B.  

Sa 3: Il sentiero del Castellaccio
3h - 8,3 km - [+/-212]
Trasferimento in gommone da Stintino a Fornelli. Il percorso permette di raggiungere la cima del massiccio granitico presente a Sud dell’isola, che domina tutta l’Asinara e buona parte della costa settentrionale della Sardegna. Qui, in epoca probabilmente medioevale, fu eretto un forte, il Castellaccio, da cui si poteva avere un controllo pressoché totale del territorio a Sud e sullo Stretto dei Fornelli, rotta fondamentale per attraversare il Mediterraneo nell’antichità, ma anche della parte centrale dell’isola. Un luogo di importanza strategica, raggiungibile attraverso un piacevole sentiero in salita che incontra olivastri secolari, enormi massi granitici forati dai giochi del vento e varie famiglie di asinelli. Si ritorna sui nostri passi e dopo aver raggiunto la strada cementata si raggiunge il molo di Fornelli, da cui si lascia l’isola e si ritorna a Stintino per i saluti. 
Pernottamento in B&B a Stintino e cena presso un ristorante del paese. Qui salutiamo la guida, poiché il giorno successivo ci sarà la partenza.  

Do 4: partenza la mattina  

Inizio viaggio:

lunedì 29, verso le 19.00 a Stintino. 
Il paese di Stintino è collegato, a seconda del periodo, con l'aeroporto di Alghero - Fertilia, con la città di Alghero, con Sassari e con Porto Torres attraverso gli autobus locali. 


Fine viaggio:

domenica 4, a Stintino la mattina.


Cammino:

i percorsi sono su mulattiere o sentieri sterrati di varia ampiezza, oppure su roccia o strada cementata.


Notti:

in B&B in stanze doppie o triple, è possibile avere anche la camera singola.


Pasti:

colazioni in B&B e cene in home restaurant o ristorante, pranzi al sacco. 


Sapori tipici:

 pesce freschissimo, formaggio pecorino, tumbarelle, seadas.


Difficoltà:

2+ su 4. Si tratta di un viaggio a base fissa, camminiamo con uno zainetto contenente il necessario per la giornata. I percorsi non presentano particolare difficoltà tecnica, se non per via del caldo.


Note:

il percorso e gli alloggi possono subire modifiche in base alle condizioni atmosferiche o alle necessità del momento.

Visitare l’Asinara significa abbandonare il tempo tradizionale, in un viaggio in cui si è guidati solo dal racconto, dal sentiero e dal paesaggio, senza orologi a scandire il tempo. A contatto completo con la natura e i suoi silenzi, frequenti incontri con animali liberi, a cui non siamo più abituati, la vita si riprende i suoi spazi e solo il colore e il vento accompagnano il cammino. Un viaggio intenso in un’isola magica.