Barriere architettoniche, mezzi pubblici, servizi igienici, locali pubblici e privati: sono note purtroppo le difficoltà che le persone con deficit motori debbono, loro malgrado, affrontare quotidianamente in città.

Segnaliamo, leggiamo ed ascoltiamo servizi con l’animo indignato e grazie a Dio reagiamo molto spesso ottenendo quello che dovrebbe essere garantito automaticamente. Ebbene, c’è chi va oltre. In Valtellina, ad esempio, a breve sarà disponibile un percorso lungo il quale chiunque potrà effettuare trekking, perché assolutamente senza barriere. Un percorso di tre km ad anello che da via Ardenno si snoderà passando da 1.100 a 1.250 metri di quota, fino ad arrivare in località Rasica. Si tratta di un sentiero che lambisce il torrente Mello, attraversando nuclei rurali, fino a raggiungere altissimi abeti e grandi faggi secolari. Intorno, le cattedrali di granito che fanno della riserva naturale della Val di Mello un’area protetta e il paradiso dell’arrampicata. Un luogo incantato e incontaminato, che presto, a partire dal prossimo autunno, quando i colori del bosco si infiammano di giallo e rosso, sarà accessibile a tutti.

La montagna senza più barriere. Come? Noleggiando otto “jolette” mono ruota ovverosia carrozzelle per escursionisti disabili. Un progetto fortemente voluto dall’Ersaf (Ente regionale per i servizi all’agricoltura e alle foreste) concepito anche col l’aiuto delle amministrazioni e le associazioni locali di volontariato. I lavori prevedono il ripristino dell’attuale sentiero al momento coperto dalle erbacce che sarà sia riqualificato che allungato, con la realizzazione di servizi igienici per portatori di handicap, la sistemazione del parcheggio, l’apertura di un punto informativo e in località San Martino è prevista la creazione di una nuova palestra di arrampicata per i portatori di handicap, con carrucole e corde speciali. Il tutto con una spesa a preventivo di €. 400.000 che prevede anche l’acquisto delle “jolette”. Cosa dire se non ……”evviva la Civiltà”

Eugenio