Le Vie degli Uomini
Echi di vita su sentieri antichi in Val Borbera
"Questo minuto che mi arrriva dai diecimilioni di minuti passati. Non c’è niente di meglio di questo minuto, adesso."
Walt Whitman
Dettagli del viaggio
Durata
Difficoltà

Info




Quota: € 280 euro da versare all'associazione (per segreteria, organizzazione, guida).
Spese previste : € 400 da portare con sè per mangiare, dormire. Sono calcolate accuratamente, tuttavia suscettibili di piccoli cambiamenti in più o in meno legati a variazioni di prezzi e al comportamento del gruppo.
Il viaggio
Il senso dell’andare sta dietro a questo viaggio a piedi.
Unendo la tua storia alle altre passate.
Un crogiolo di sentieri e storie diverse messi assieme per camminare non già su vie conosciute ma più vagare da un luogo ad un altro per un percorso che non ha nessuna guida.
Così ha in sé parti del Cammino dei Ribelli in Val Borbera la sua storia partigiana e di contrabbandieri, ma nel punto in cui la valle si chiude scavalliamo proprio per l’irrequietezza dell’andare e attraverseremo il confine di regione intercettando la Via del Mare (o del Sale). Continuando incroceremo l’Alta Via dei Monti Liguri e la seguiamo per un po’…
Ognuna di queste vie ha in sé la possibile scelta di abbandonare la traccia per andare altrove rispetto al cammino fissato.
E’ proprio questo il gusto di questa storia di cammino… aver tra le labbra la parola: Potrei, e seguirne con la fantasia lo srotolarsi verso altri orizzonti.
Il nostro ci farà vedere però cosa è la confusione di un luogo bellissimo e cosa la pace su di uno scoglio sul mare.
Sarà bello e strano tornare a terra dopo tanto camminare su di una nave, dal mare.
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Ma 26: Arquata Scrivia – Castel Ratti
km 10,500 – h 4 – [+350/-280]
Il punto di ritrovo è la stazione ferroviaria di Arquata Scrivia. poi si comincia… Oltre il ponte, cantava la canzone. Oltre il ponte sullo Scrivia inizia la Val Borbera. Il percorso è breve, usciti dall’abitato un ponte sul Torrente Spinti ci avvia alla natura della valle. Il Cammino si inoltra attraverso suggestivi calanchi. Incontriamo una piccola oasi di pace: una chiesina nel bosco. Al termine del bosco ci si prepara all’incontro con il Borbera. Costeggiandolo, arriviamo a destinazione: Castel Ratti, la struttura in cui siamo accolti è stata tra i primi sostenitori del progetto di Cammino dei Ribelli.
Me 27: Persi – Cantalupo
km 18,500 – h 6 – [+800/-710]
Camminiamo per chilometri in una forra, tra ghiaia e acqua, con la possibilità di immergersi nello scorrere del torrente. Se la natura non permette questo passaggio, gustiamo il piacere di percorrere i primi boschi. Conosciamo l'ospitalità di Roncoli e la bellezza dei suoi decori artistici. Le strette di Pertuso con la loro storia partigiana riuniscono i sentieri, a seguire Cantalupo e la sua battaglia partigiana e Rocchetta con il suo ospedale ribelle chiudono il percorso quotidiano.
Gi 28: Cantalupo - Cosola
km 21,700 – h 8 – [+1080/-560]
Se per entrare nella Val Borbera bisogna attraversare e incamminarsi nel suo torrente, per viverla bisogna camminare sui suoi crinali, scendere fino ai torrenti e risalire in quota, camminare sui sentieri, nel verde e arrivare nei paesi, fari dell’umano vivere in queste terre. Questa tappa è l’inizio di questo intimo camminare, avvicinarsi piano piano alla spiritualità di questa terra.
Ve 29: Cosola – Carrega - Fontanachiusa
km 16,800 – h 7,00 – [+1090/-800]
Un passo basta per lasciare Cosola e camminare nei boschi verdi. Un cammino tranquillo in lieve salita, suggestivo da non accorgersi della sua lunghezza che è buona parte della tappa. Un’immersione completa nella natura che ci mostra il rapporto stretto con l’uomo. Incontriamo un rio in cui immergerci per un attimo di fresco. Arriviamo a Carrega, il paese che ci dà ospitalità. A Fontanachiusa, un attimo dopo, finisce la tappa ufficiale. Dal nome si direbbe che non si vada oltre. Siamo alla fine dalla valle, oltre solo le montagne.
Sa 30: Fontanachiusa – Vegni - Rifugio Antola
km 20,200 – h 8 – [+ 820/- 190]
Da Fontanachiusa si arriva fino a Vegni in lieve salita, poi una strada bianca che diviene sentiero ci porta al Passo Tre Croci, lì incrociamo la Via del Mare che ci conduce fino alla cima del Monte Antola, caro ai genovesi. Il rifugio è lì accanto con le sue comodità e il suo meraviglioso panorama. La notte per chi vorrà si potranno contare le stelle sulla cima del monte, e la mattina l’alba.
Do 1: Rifugio Antola - Uscio
km 27,400 – h 8 – [+ 1290/-1730]
Dall’Antola si comincia a scendere per la tappa più lunga e impegnativa del cammino. Scendere ancora fino a Torriglia. Una pausa di confusione paesana per riprendere a salire fino al Monte Lavagnola su cui incrociamo l’Alta Via dei Monti Liguri. Andiamo verso ponente seguendo le tracce della Via del Mare, anche conosciuta come Via del Sale, e con un magnifico percorso di cresta che ci porta fino a fine tappa, al paese di Uscio.
Lu 2: Uscio – San Fruttuoso - Camogli
km 20,150 – h 7 – [+ 515/-960]
L’ultima tappa profuma di mare, si scende ancora su creste, passaggi di sentieri fino ad arrivare a Ruta davanti al Parco di Portofino. Dalla parte opposta il Mare e San Fruttuoso con la sua abbazia. Il cammino finisce qui, ma non il nostro viaggio. Prendiamo un traghetto e scendiamo a Punta Chiappa uno scoglio che penetra nel mare: il bagno è d’obbligo, prima di finire a Camogli e salutarci.
Inizio viaggio:
martedì 26 ore 11:00 Stazione di Arquata Scrivia
Fine viaggio:
lunedì 2 alle ore 17:30 Stazione di Camogli.
Cammino:
su sentieri in natura, strade bianche, fiumi, strade asfaltate .
Notti:
Rifugio, hotel, agriturismo.
Pasti:
cena in struttura e pranzo al sacco.
Sapori tipici:
Minestra castagne e latte, cappelletti in brodo e tortelli di zucca, torta gianduia.
Difficoltà:
3 su 4. Si tratta di un viaggio itinerante con zaino in spalla.
Note:
il percorso può subire modifiche in base alle condizioni atmosferiche o alle necessità del momento.
"Per ‘fare’ questo cammino ci sono voluti diversi anni. In ognuno dei quali ho camminato su un pezzetto di questo percorso conoscendo sentieri, persone, storie. Al rifugio del Monte Antola, per esempio: ho conosciuto due ragazzi coraggiosi che hanno preso la gestione del rifugio, hanno avuto una bambina e poi hanno lasciato il testimone a due nuovi ragazzi dopo un anno di vuoto.
Sul Cammino dei Ribelli la prima volta è stata quella dell’acqua, camminando nel torrente. La seconda quella delle storie attraversando paesi. Poi c’è stata anche quelle delle cime sul sentiero 200 Borbera-Spinti.
All’incrociare l’Alta Via dei Monti Liguri, sul Monte Lavagnola una vola sono andato a levante, un'altra a ponente. Tutte e due le strade mi hanno portato al Mare ma serebbe riduttivo dire che si trattava dello stesso Golfo del Tiguglio perché non è mai lo stesso luogo e tempo che ti accoglie."
Guida Pietro Giuliati
Quota: € 280 euro da versare all'associazione (per segreteria, organizzazione, guida).
Spese previste : € 400 da portare con sè per mangiare, dormire. Sono calcolate accuratamente, tuttavia suscettibili di piccoli cambiamenti in più o in meno legati a variazioni di prezzi e al comportamento del gruppo.