Calvana e antichi sapori
Tradizioni in un mondo agro-pastorale
"Era bello andare di corsa sui sentieri della montagna della Calvana dalle scabrose rupi. E tra il verde, dove c’è l’eterno profumo dei boschi. Ascoltare il canto sul tramonto di migliaia di voci del bosco dalle divine armonie da identificare".
G.Farina
Il viaggio
La Calvana è terra di pastori. Da sempre forgiata per mano dell’uomo che ha pascolato per centinaia di anni i morbidi rilievi carsici, appassiona i camminatori incuriositi dalla sua storia, dalle sue leggende e tradizioni e lascia un senso di nostalgia nei panorami sulle distese pianeggianti di Firenze e Prato.
In questo viaggio abbiamo modo di gustare i prodotti tipici della Calvana, e di gustare i panorami che raccontano le storie della vita agro pastorale che affondano le radici nella civiltà etrusca.
Un viaggio all’insegna della scoperta, della visita presso siti geocarsici di interesse naturalistico, e dove ammirare i famosi branchi di cavalli inselvatichiti.
Scopri di più
Ve 26: Incontro alla stazione di Calenzano.
Sa 27: Travalle - Ciarlico e Casa Bastone - Torri
16 km - 6 h - [+/- 800]
Iniziamo il percorso per la piccola località di Travalle, fiore all’occhiello della vallata, che conserva l’impronta contadina di un tempo con le sue ville di pregio del periodo rinascimentale. Da qui ci spostiamo per la località Ciarlico e Casa Bastone. Pernottiamo a Torri, piccola località di Carraia. Degustiamo prodotti tipici locali, fatti in casa dall’Agriturismo. La casa dove soggiorniamo è un antico convento recuperato, reso una piacevole dimora per camminatori che amano i sapori locali.
Do 28: Cantagrilli tra cavalli e mucche
17 km - 7 h - [+/-900]
Camminiamo verso i crinali del Cantagrilli, dove ammirare le doline, i fenomeni carsici e salutare i branchi di cavalli inselvatichiti che insieme alle mucche semibrade, si confondono nel paesaggio agricolo che conserva i segni di un tempo. Facciamo una piccola degustazione presso realtà agropastorale di prodotti tipici. Torniamo poi dopo un anello di 17 km alla località Calenzano, dove facciamo rientro.
Inizio viaggio:
venerdì 26 a Calenzano alla stazione alle ore 16.00.
Fine viaggio:
domenica 28 a Calenzano. Rientro ore 18.00, alla stazione del treno di Calenzano.
Cammino:
strade bianche, sentieri sassosi.
Notti:
agriturismo e casa rurale con servizio di ristorazione e acquisto prodotti tipici locali.
Pasti:
Sapori tipici:
formaggi di Calvana e ricotte, miele locale, degustazioni di olio di Calenzano, dolci fatti in casa.
Difficoltà:
2 su 4. Si tratta di un viaggio itinerante con zaino in spalla.
Lungo il percorso si trovano alcuni tratti in salita e sali scendi su tratti rocciosi e sassosi.
Note:
Il percorso e gli alloggi possono subire modifiche in base alle condizioni atmosferiche o alle necessità del momento.
La storia di questa terra affonda le sue origini nel periodo etrusco/romanico. Terra di passaggio per i pellegrini, viandanti, mercanti, talvolta briganti, è stata la passerella tra l’Appennino Tosco-Emiliano e la piana fiorentina fin da tempi remoti. Nel frattempo, in queste terre si è fatto posto il mestiere agropastorale tra le verdi praterie sommitali che accarezzano la roccia carsica dei rilievi, modellate da doline e campi carreggiati. E’ stata nascondiglio, terra di passioni, di leggende agropastorali e di sapori autentici.