Sabina, terra da scoprire
Cammino ai margini dell'uomo
E son sicuro, io sono sicuro che i vostri occhi si sorprenderanno di fronte a quello che vedranno son sicuro che quasi quasi non ci crederanno.
I Ratti della Sabina
Dettagli del viaggio
Durata
Difficoltà

Info



Quota di partecipazione: € 175 da versare all'associazione (per segreteria, organizzazione, guida). Spese previste: € 300, da portare con sé per mangiare e dormire. Sono calcolate accuratamente tuttavia suscettibili di piccoli cambiamenti in più o in meno legati a variazioni di prezzi e al comportamento del gruppo.
Il viaggio
Un anello fatto di anelli concentrici: questa è la forma dei nostri giorni di cammino.
Al centro di queste circonferenze si trovano ‘I casali di G’: un atto di coraggio, un luogo che è la scelta consapevole di chi crede che Don Chisciotte e Sancho Panza possono essere (e devono essere) eroi del nostro tempo, da imitare.
Possiamo immaginare come tutta questa area: l’Alta Sabina, sia come uno specchio di acqua immobile e I casali di G siano il punto esatto in cui un sasso lanciato cade nell’acqua.
La traiettoria di quel sasso la disegneremo insieme: partendo da Rocca Sinibalda (cammino di Benedetto Norcia-Rieti-Cassino) e camminando arriveremo a I casali di G (Vaccareccia RI): SPLASH!!!
Il sasso entrando in acqua disegnerà degli anelli concentrici, questi saranno i nostri cammini quotidiani alla scoperta silenziosa di quella Terra.
Alla fine di questo Tempo di onirico, come per riavvolgere il film andato in scena, disegneremo la traiettoria del sasso che ritorna nella mano del lanciatore, tornando noi stessi, per altri sentieri, a Rocca Sinibalda luogo di partenza.
Lo specchio dell’acqua, ovvero l’Alta Sabina, tornerà chiudersi dietro di noi perché il suo destino è che sia sempre nascosta, lontana dal trafficare umano, e forse per questo salva.
Non per questo meno viva e bella, come abbiamo potuto scoprire.
Scopri di più
Sa 6: ROCCA SINIBALDA – I CASALI DI G (VACCARECCIA)
11km - 5h - [+460/- 490]
Rocca Sinibalda è l’ultimo ‘centro’ con un bar, un ristorante, un alimentari. Poi il nulla. É lì che dirigiamo i nostri primi passi. Scendiamo dal suo castello, costeggiamo il fiume Turano fino alle pendici del Monte Sole. Seguiamo strade bianche e sentieri nascosti. Passiamo infine davanti all’Abbazia di San Salvatore Maggiore prima di arrivare a Vaccareccia e a I casali di G.
Do 7: ANELLO MONTE AQUILONE
8,2km – 4h – [+/- 490]
Il primo contatto con la Riserva Naturale Monte Navegna e Cervia. Salire su di una cima minore: Monte Aquilone 1301 metri s.l.m., far spaziare lo sguardo dal monte Terminillo fino al Gran Sasso. Restare in quota cambiando versante e vista con un affaccio sul lago del Turano dal Monte Porraglia 1210 metri s.l.m.
Lu 8: ANELLO chiesa PAGARET - ROCCA VITTIANA
10 km – 4h - [+/- 620]
Esploriamo un'altra area di quei luoghi. Un anello che scende da Vallecupola che fa parte del Sentiero Italia a Rocca Vittiana, un gioiello di paese con terrazza sul lago gemello del Turano, il Salto. Tornando si sale su di una piccola altura luogo di apparizioni divine: la Madonna di Pagaret. Proseguendo su creste minori con viste sul resto del territorio torniamo sui nostri passi.
Ma 9: ANELLO MONTE NAVEGNA
13 km - 7h - [+/- 810]
Le escursioni dei giorni passati: brevi e limitatamente impegnative ci portano a poter salire su una delle due montagne che dà il nome alla Riserva Naturale: il Monte Navegna 1508 metri s.l.m. Partendo dalla base vicina ai cammini precedenti percorriamo un sentiero di grandi castagni, arriviamo ad una sella con un piccolo rifugio/bivacco per poi salire senza difficoltà sulla cima spaziando con la vista dal Lazio all’Abruzzo accompagnati da animali al pascolo che vivono la montagna. La discesa è nei boschi di faggio, più ripida della salita ma comunque tranquilla da percorrere. La fonte Raina alla fine ci dà il sollievo d’acqua fresca.
Me 10: I CASALI DI G – ROCCA SINIBALDA
10km - 5h - [+ 410/- 620]
Ritorno dal nulla. Un cammino senza traccia ci porta da I casali di G e ad attraversare il Monte Sole (1022 metri s.l.v.) e scendere fino al Monte Pelato (810 metri s.l.m.) dove troviamo i resti del Tempio del Sole di epoca romana. A seguire con un affaccio su Rocca Sinibalda, qui riprendiamo contatto con quel mondo che per quattro giorni avevamo dimenticato. Una discesa, un bosco ancora giovane e il rimettersi sulle tracce del Cammino di Benedetto sono i passaggi per chiudere la nostra esperienza in Alta Sabina.
Inizio viaggio:
sabato 6 ore 11:30 davanti al comune di Rocca Sinibalda (Rieti).
In auto: direttamente a Rocca Sinibalda. Si esce dall’A1 a Fiano Romano e si segue la Via Salaria fino alla deviazione per Rocca Sinibalda.
In pullman: da Roma autobus per Rieti, cambio per autobus per Rocca Sinibalda.
Treno: fino a Rieti dalle direttrici di Orte/Terni o L’Aquila e pullman a seguire.
Fine viaggio:
mercoledì 10 ore 15:00 a Rocca Sinibalda.
Cammino:
su sentieri poco battuti.
Notti:
in rifugio e B&B.
Pasti:
mezza pensione con pranzi a sacco.
Sapori tipici:
formaggi, funghi, marroni, bucatini all'amatriciana, fallione (calzone) ripieno di erbe aromatiche, dolci tipici.
Difficoltà:
2+ su 4. Si tratta di un viaggio semi- itinerante.
Note:
Il percorso e gli alloggi possono subire modifiche in base alle condizioni atmosferiche o alle necessità del momento.
Da/Per Rocca Sinibalda un auto trasporterà i bagagli/zaino pesanti a I casali di G e ritorno.
Per arrivare alla partenza dei cammini si effettuerà uno sostamento in auto di pochi minuti a cura del gestore dell'agriturismo.
Per conoscere un luogo bisogna trascorrerci qualche giorno. Guardarsi intorno. Camminarci ‘dentro’. Seguire linee di energia che nel Tempo son divenute collegamento tra Natura, animali e uomini.E’ quello che faremo: andremo a conoscere un pezzetto di Terra: l’Alta Sabina, da sempre ai margini di tutto, e sempre lo sarà.Così facendo conosciamo e sosteniamo chi ha deciso di prendersene cura per tutti noi, partendo da Icasali di G il nostro embrione in quest’universo.
Come nasce questa storia?
Che cosa ha portato me, romano di Roma, fin quaggiù o quassù per meglio intendere…
Infine, cosa ti ha trattenuto?
La fiducia e la cura di un’amicizia, una visione d’amore, non c’è altro che duri nel Tempo!
Ho degli amici conosciuti in cammino anni fa, da un po’ di tempo hanno cominciato a radicarsi su quelle terre alte: l’altro lato della Liguria. Una storia mica facile…
Amare loro è stato intraprendere lo stesso viaggio e allargare gli orizzonti verso confini che non avresti detto: tanto vicini sono…
Così poco a poco quei luoghi sono divenuti familiari come le strade di Roma.
Le persone sono divenute amiche da sconosciute.
Ora mi ci ritrovo e riconosco.
Di qui l’invito a portarvi lassù, a lasciare la vastità e la confusione del mare per salire piano piano in questo angolo di giardino dell’Eden dove Cavalli selvaggi hanno trovato casa, dove l’acqua sgorga copiosa e disegna la Terra, dove la Salamandra si mostra lucida e il Lupo si nasconde, dove Alberi maestosi vivono, dove persone semplici e indomite per natura hanno dimora. Una poesia invitava a camminare piano perché si cammina sui sogni. Sarà cosi che trascorreremo i nostri giorni in Val D’Aveto.
Quota di partecipazione: € 175 da versare all'associazione (per segreteria, organizzazione, guida). Spese previste: € 300, da portare con sé per mangiare e dormire. Sono calcolate accuratamente tuttavia suscettibili di piccoli cambiamenti in più o in meno legati a variazioni di prezzi e al comportamento del gruppo.