Riserva dello Zingaro
Le impronte degli Elimi
L'intera Sicilia è una dimensione fantastica. Come si fa a viverci senza Immaginazione?
Leonardo Sciascia
Dettagli del viaggio
Durata
Difficoltà

Info



Quota: € 210 da versare all'associazione (per segreteria, organizzazione, guida).
Spese previste : € 390. Da portare con sé per mangiare, dormire e trasporto bagali. Sono calcolate accuratamente, tuttavia suscettibili di piccoli cambiamenti in più o in meno legati a variazioni di prezzi e al comportamento del gruppo.
Il viaggio
Cammino tra antichi borghi, aree naturali ricche di storia e di fauna e flora endemica. Luoghi la cui storia si lega all’uomo al tempo degli Elimi, popolazione pre-romana che gli antichi storici descrivono come esuli della guerra di Troia, legati ad Enea e alla sua stirpe.
Scopri di più
Lu 24: ritrovo con la guida a Baglio di Scopello.
Ma 25: Riserva dello Zingaro sentieri superiori Sud
8 h - 10 km - [+600/-600]
Partenza in mattinata dopo colazione e acquisto del pranzo al sacco (caratteristico “pane cunzatu”) quindi si parte alla volta della R.N.O Lo Zingaro, visita del centro Visitatori e partenza su sentieri alti tra piante endemiche e orchidee selvatiche. Sosta pranzo sul “Pianello” (quota 600m) e ritorno a Scopello paese. Sistemazione per la notte, cena a base di prodotti locali.
Me 26: Tonnara di Scopello e Zingaro sentiero costiero
6 h - 9 km - [+200]
Partenza in mattinata dopo colazione e acquisto del pranzo a sacco (caratteristico “pane cunzatu”)si scende alla famosa Tonnara di Scopello, visita e sosta bagno. Quindi si riparte alla volta della R.N.O Lo Zingaro, visita del centro Visitatori e del museo naturalistico. Sosta pranzo a Uzzo, la più bella delle calette, poi si raggiunge l’uscita nord, via sentiero costiero. Lasciamo la Riserva alla volta di San Vito lo Capo tramite trasporto dove ci attende una lauta cena a base di pesce e sapori locali.
Gi 27: Zingaro parte nord
8 h - 10 km [+600/-600]
Partenza presto dopo colazione e acquisto pranzo al sacco e breve spostamento per il borgo di Macari da cui si riparte per la Riserva dello Zingaro. Si sale per la parte alta settentrionale che impegnerà la giornata. Grandi paesaggi e cavalli selvaggi ci accompagnano in uno dei sentieri meno frequentati e affascinanti della Riserva. Quindi spostamento per ritornare a S.Vito per la cena.
Ve 28: Macari e Monte Cofano
7 h - 8km - [+100/-100]
Partenza presto dopo colazione e acquisto pranzo al sacco per visitare la baia di Macari con le sue ricchezze naturalistiche e la Riserva di Monte Cofano. Breve trasferimento con mezzo pubblico fino a Macari e si prosegue lungo tutta la spettacolare baia fino all’ingresso della Riserva con possibilità di bagno prima di pranzo. Nel pomeriggio si continua in direzione Cornino dove un autobus di linea o un trasfert ci riporta a San Vito per la cena e il pernottamento.
Sa 29: Partenza da San Vito dopo la colazione.
Inizio viaggio:
lunedì 24 ritrovo alle ore 18,00, Baglio di Scopello. Collegamenti con bus da Castellammare del golfo.
Per raggiungere il luogo con mezzi pubblici. Da Trapani: Autostazione BUS (AST)– Castellammare del Golfo qui trovi gli orari, cambio bus (linea Russo) per Scopello Baglio qui trovi gli orari.
Da Palermo: bus o treno per Castellammare del golfo quindi linea Russo per Scopello.
Fine viaggio:
sabato 29 a San Vito. Collegamenti con Trapani o Palermo con trasfert/taxi collettivo (varie agenzie private) o con collegamenti via bus (AST e linea Russo).
Cammino:
su sentieri e mulattiere su fondo roccioso o misto.
Notti:
la prima e la seconda notte si dorme in case affittacamere con stanze da 2, 3, 4 posti letti. Le altre notti in b&b.
Pasti:
pranzi a sacco, cene a base di pietanze e prodotti tipici in ristoranti e trattorie del posto.
Sapori tipici:
cous cous e cibi della tradizione agricola come olive e formaggi di produzione locale.
Difficoltà:
2 +. Durante i percorsi incontriamo alcuni tratti più ripidi ma senza difficoltà tecniche.
Si cammina con solo un piccolo zainetto giornaliero, il necessario per le varie giorate verrà lasciato in struttura.
Note:
il percorso e gli alloggi possono subire modifiche in base alle condizioni atmosferiche o alle necessità del momento.
Si narra che due gruppi principali di esuli della Troade guidati da Elimo principe troiano e Aceste figlio della nobile troiana Egesta al seguito di Enea, si ritrovarono nell’interno della attuale provincia di Trapani e così diedero vita al dominio Elimo con la fondazione di due città: Elima e Segesta. Nel tempo la seconda si affermerà come centro governativo più importante mentre la contemporanea Erice diverrà la capitale religiosa e spirituale del dominio, basata sulla venerazione di Astarte – Afrodite. Sulla vicina costa nord nasceranno molti insediamenti legati alla pesca e al mare che prenderanno il nome di Cetaria, oggi scomparsa, ma la cui eredità è stata fino a poco tempo fa portata avanti dal borgo di Scopello e dalla sua Tonnara. La loro occupazione del territorio, già da tempo abitato dai Sicani, non fu mai violenta ed entrambe le etnie condivisero pacificamente un territorio dalla bellezza e ricchezza smisurata, usufruendo delle sue risorse senza mai distruggere la natura che li nutriva.
Per alcuni secoli la storia dell’uomo si intrecciò con la storia della natura generando crescita e armonia finché tali frutti non vennero distrutti dalle guerre per il potere e il possesso ingaggiati dalla loro stessa progenie, i Romani, e dalla ambiziosa colonia fenicia Cartagine. Da quella Prima Guerra Punica a oggi la Sicilia si è costantemente trasformata, arricchita e impoverita, evoluta e sprofondata nel degrado, in un caleidoscopio di eventi, trame e culture fino a diventare qualcosa di unico al mondo, al centro del Mediterraneo… scrigno di ricchezze naturali nascoste ma anche dello spirito di armonia che rendeva gli antichi uomini figli della terra e non suoi possessori.