[96] Date viaggio: 06 mar 2023 - 12 mar 2023

  • Senza zaino
  • Base fissa

Arcipelago di Meraviglie

Maddalena, Caprera e Spargi

Il mare profuma le strade dell’isola, oggi: il maestrale apre i pori della pelle, lava la faccia alle case, spacca le onde e la rotta. A terra, aspettando che la forza del vento si consumi.
Emil Cioran

Una galassia di isole adagiate sul mare turchese, lontane dalle immagini stereotipate della Costa Smeralda. Il centro abitato di La Maddalena, conserva l'aspetto dell'antico borgo dei pescatori. Caprera, famosa per aver ospitato Garibaldi, la selvaggia Spargi disabitata per la sua natura granitica e aspra. Sentieri immersi nella macchia mediterranea ci conducono a spiagge protette.

Lu 6: incontro con la guida e con il gruppo.

Ma 7: Sentiero La Trinita – Bassa Trinita - Cala Majore – Cala d’Inferno (Isola di La Maddalena)
4,00 h circa – 5 Km
Partendo dalla chiesetta della Trinita si inzia il sentiero che costeggia alcuni resti delle prime abitazioni dell’isola: le casette corse. Ancora qualche metro e ci si trova al di sotto
della Batteria della Trinita, primo trinceramento militare dell’isola risalente al 1767. Il percorso procede fino a raggiungere una delle più belle spiagge della Maddalena,
caratterizzata da un'importante sistema dunale: Bassa Trinita. Si prosegue con un trekking costiero attraversando piccole spiagge, scogli e ginepri fino a raggiungere la località di Cala d’Inferno. Il percorso ad anello termina risalendo la collina che ci riporta alla chiesetta della Trinita.

Me 8: Sentiero per la fortificazione di Candeo – Punta Crucitta – Cala Napoletana (Isola di Caprera)
5 h –  6,5 Km circa
L'itinerario si snoda lungo una mulattiera a tornanti, che scende fino al mare, solcando l'aromatica macchia mediterranea, dalle spettacolari fioriture delle sue essenze, come: ginepro, mirto, corbezzolo, euforbia e ginestra - che si avvicendano nei vari periodi dell'anno. Terminato il sentiero principale, si prosegue con la visita della fortificazione di Candeo, suggestiva batteria militare antinave, edificata nei primi decenni del novecento ed armata dalla Marina nella 2^ guerra mondiale mirabile. La Batteria rappresenta uno splendido esempio di tecnica architettonica mimetica, con torrette d'avvistamento e postazioni abilmente incastonate nella roccia, da sembrare parte integrante di essa. Si prosegue per raggiungere prima la località di Punta Crucitta ed in seguito la splendida insenatura di Cala Napoletana, famosa per le sue acque cristalline. Lungo il percorso possiamo ammirare uno splendido panorama che comprende tutto il versante nord-est di Caprera, le coste est di La Maddalena e sud della Corsica. Il percorso ad anello si conclude al di sotto del forte Arbuticci.

Gi 9: Sentiero da Guardia Preposti a Punta Banditi (Isola di Spargi)
4,30 h – 5,5 Km
Dopo avere raggiunto la splendida isola di Spargi con un gommone, iniziamo il percorso lasciandoci alle spalle la spiaggia di Cala Ferrigno e risalendo verso Guardia Preposti
attraverso la macchia mediterranea. Da qui ci spostiamo verso Punta Banditi caratterizzata da enormi formazioni rocciose e profondi tafoni. L’ultimo tratto del nostro itinerario ci riporta al punto di partenza dove riprendiamo il gommone per tornare sull’ isola della Maddalena.

Ve 10: Sentiero per Cala Portese (Isola di Caprera)
4,00 h – 5 Km
L'itinerario ha inizio dall'ampia spiaggia di sabbia bianca di cala Portese, conosciuta come "I due mari", ubicata a sud-est dell'isola di Caprera. Dalla spiaggia ci si dirige in direzione nord, camminando lungo il sentiero immerso tra alte e profumate essenze della macchia mediterranea. Percorriamo un tratto di costa che conduce a una casermetta di avvistamento militare di fine ottocento, ancora in buono stato di conservazione. Da qui si guadagna una vista sulle note baie del sud di Caprera, sulla fortificazione di punta Rossa e più in prospettiva, sul golfo di Cannigione e Capo Ferro. Da questo punto il cammino prosegue ancora costeggiando il mare verso una caletta di ciottoli, per piegare sempre in direzione nord verso l'entroterra, seguendo una traccia su terreno roccioso e accidentato, fino a incontrare frontalmente una mulattiera. Ci si collega quindi alla strada asfaltata che torna a cala Portese, passando accanto ad un maneggio. Qui l'itinerario su sentiero si conclude: si può fare rientro al punto di partenza ritornando sui propri passi, oppure si può optare per chiudere l'itinerario ad anello, percorrendo l'arteria asfaltata che costeggia la baia di Porto Palma e arriva al parcheggio di cala Portese.

Sa 11: Sentiero dal borgo di Stagnali – Cala Serena – Cala Caprarese (Isola di Caprera)
6 h – 10 Km
Il sentiero ci permette di scoprire il lato Ovest dell’isola: iniziamo dal caratteristico borgo di Stagnali per proseguire attraverso le pinete di Caprera. Dopo un breve tratto asfaltato, raggiungiamo il sentiero che ci conduce attraverso piccole spiagge fino alla bellissima Cala Serena. Proseguiamo quindi attraversando una delle zone più selvagge dell’isola dove si ha la possibilità di avvistare i branchi di capre selvatiche che abitano questa zona. Continuiamo fino a raggiungere la spiaggia di Cala Caprarese. Si rientra percorrendo il sentiero a ritroso. Cena e saluti.

Do 12: partenza dall'albergo verso le proprie destinazioni.

Inizio viaggio:

lunedì 6 presso l'albergo Villa del Parco, distante circa 15 minuti a piedi dal porto della Maddalena. Incontro con la guida in albergo prima di cena.

La Maddalena si raggiunge arrivando dall'aeroporto di Olbia oppure tramite i traghetti dal porto di Olbia (Isola Bianca). Da questi due luoghi si possono prendere gli autobus che conducono a Palau. Le compagnie che operano questo servizio sono Turmotravel e ARST. Da Palau si prende il traghetto per La Maddalena (durata circa 20 minuti) con la compagnia Delcomar o Saremar.


Fine viaggio:

domenica 12 in mattinata, partenza dall'albergo.


Cammino:

i percorsi sono variabili e prevedono tragitti su mulattiere, sentieri ampi e di facile percorrenza, oppure sentieri stretti nel mezzo della macchia mediterranea. Brevi tratti su fondo asfaltato e altri fuori pista lungo la costa.


Notti:

hotel


Pasti:

colazioni in struttura, pranzi al sacco e cene in struttura o in ristoranti tipici.


Sapori tipici:

malloreddus, culurgiones, cordedda, orilletas, pane carasau.


Difficoltà:

1 su 4. Si tratta di un viaggio a base fissa, con zaino leggero.


Note:

il percorso e gli alloggi possono subire modifiche, in base alle condizioni atmosferiche o alle necessità del momento.

L'isola di Caprera e l'arcipelago della Maddalena, sono note soprattutto per essere state, per oltre vent'anni, l'ultima dimora e il luogo del decesso di Giuseppe Garibaldi. Egli acquistò infatti, con l'eredità del fratello Felice, la metà settentrionale di Caprera fin dal 1856, vivendo inizialmente in una casupola.

Qualche anno più tardi Garibaldi si fece costruire, nello stile delle fazendas sudamericane, la famosa "casa bianca", oggi museo; pochi anni dopo, una colletta dei figli e degli ammiratori gli permise di comprare anche l'altra metà dell'isola, fino a quel momento appartenuta ai coniugi Inglesi Richard e Emma Collins.

Nella grande tenuta, piana della Tola, Garibaldi piantò molti alberi e cominciò a fare la vita del contadino, coltivando i campi ed allevando polli, ovini, cavalli (la sua celebre cavalla bianca, Marsala, è sepolta poco lontano dalla casa), e molti asini ai quali si divertiva dare il nome dei suoi nemici (il più recalcitrante dei quali fu chiamato col nome del papa beato Pio IX). Nella Casa Bianca, inoltre, Garibaldi visse con i figli avuti da Anita e quelli che ebbe da una domestica e dalla terza moglie Francesca Armosino.

Nella stanza di Garibaldi, l'orologio e i calendari appesi a una parete segnano ancora la data e l'ora della morte dell'eroe: il 2 giugno del 1882 alle ore 18.21. Contravvenendo alle sue ultime volontà, le sue spoglie vennero imbalsamate e sepolte in una tomba, in granito grezzo, appena dietro la casa.

A Caprera sono rimasti la sua casa, le sue barche e i suoi oggetti, diventati cimeli di un museo fra i più conosciuti e visitati d'Italia. Il Compendio Garibaldino di Caprera è aperto alle visite, eccetto il lunedì per turno settimanale di riposo. La vita di Garibaldi sull'isola e come egli la coltivava sono descritte nel libro di memorie scritto dalla figlia Clelia, intitolato Mio padre.

Quota: € 220 da versare all'associazione (per segreteria, organizzazione, guida).

Spese previste: € 370. Da portare con sé per mangiare, dormire e trasfermenti interni al viaggio (pullman, traghetti, gommone). Supplemento di 60 euro per alloggio in camera singola, anzichè doppia. Non è calcolato il costo per il raggiungimento di Olbia. Sono calcolate accuratamente, tuttavia suscettibili di piccoli cambiamenti in più o in meno legati a variazioni di prezzi e al comportamento del gruppo.

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