Parafrasando o meglio modificando il titolo di un film di qualche anno fa, posso dire che l’America è “un paese per vecchi”.

Eh sì perché è stato individuato nella Carolina del Nord uno degli alberi più vecchi del mondo, attorniato da parenti anch’essi longevissimi. Si tratta di un cipresso calvo o cipresso delle paludi dalla veneranda età di 2.624 anni scovato da un team di ricercatori guidati da David Stahle.

L’esperto, che da qualche anno esplorava la vasta area paludosa situata nel Sudest degli Stati Uniti, quando si è trovato dinanzi all’imponente albero non poteva credere ai propri occhi. Le candeline di questo essere millenario, sono state contate attraverso la tecnica della dendrocronologia conosciuta più comunemente come la datazione degli anelli del tronco al radio carbonio. Il bello di questa scoperta è che è stata fatta seguendo una serie di cipressi particolarmente vecchi cresciuti in fila lungo il corso fiume. Altra eccezionalità della scoperta è dovuta al fatto che le foreste vergini di cipressi calvi, sono praticamente scomparse a causa della ottima qualità di questo legname che in passato scatenò abbattimenti scriteriati tanto che ad oggi sono arrivati a noi solo l’1% degli esemplari. Accanto al gigantesco cipresso il ricercatore ha trovato le prove di periodi di siccità e inondazioni occorsi durante le epoche precoloniali che superano qualsiasi misura di eventi simili nei tempi moderni.

Il primato di albero più vecchio del mondo però non spetta a questo cipresso bensì va a pannaggio di Matusalemme, un pino bristlecone che vanta addirittura un’età di 4.841 anni suonati che ereditò il primato quando Prometeo un pino della stessa tipologia ancora più vecchio, fu abbattuto senza tanti complimenti e lacrime addirittura con il benestare del Servizio Forestale degli Stati Uniti.

Per trovare l’attuale numero due in fatto di anzianità occorre uscire dagli Stati Uniti ed andare in Iran dove vive da oltre 4.000 anni un cipresso che giustamente viene considerato monumento nazionale alla faccia della cultura e della morale occidentale. Il terzo vecchietto lo troviamo in Galles, un tasso di circa 4.000 anni che sicuramente avrà contribuito a fornire legno per la realizzazione dei famosi archi inglesi.